Il racconto del sogno americano attraverso lo sguardo di una famiglia di migranti in “Minari”, firmato da Lee Isaac Chung, opera che potrebbe essere la rivelazione agli imminenti premi Oscar, domenica 25 aprile, accanto al giustamente favorito “Nomadland” di Chloé Zhao. Con il suo realismo poetico “Minari” conquista, e non poco, inserendosi con pregio nella galleria di affreschi della società americana, capace di accogliere (quando vuole) e regalare il sogno dell’integrazione. “Minari” è di una delicatezza disarmante, un film intessuto di fiducia; e proprio per questo “cammino della speranza” che il titolo si fa simbolo anche della ripartenza del cinema in sala in Italia dal 26 aprile. Un film che suona come un buono auspicio per tutti, spettatori in testa. Accanto a “Minari”, nel punto streaming settimanale Cnvf-Sir, c’è anche la commedia “Locked Down” di Doug Liman, racconto brillante-malinconico a pennellate romance del confinamento in casa di una coppia al tempo del Covid-19. Protagonisti Anne Hathaway e Chiwetel Ejiofor.