Schermi

Alla fine dell’estate due adolescenti si innamorano su un’isola in Sicilia, ma la malattia si mette di mezzo come un terzo incomodo. Il regista Camaini: “Prendendo la malattia in una fase non ancora acuta, avevo la possibilità di concentrare le mie attenzioni sulle ricadute psicologiche più che sui problemi fisici”

Una seducente favola dark a colpi rock. È “Crudelia” (“Cruella”), l’ultima opera del regista australiano Craig Gillespie con protagonista il premio Oscar Emma Stone, nei panni di una giovane stilista in cerca di successo nella Londra degli anni ’70, influenzata dalle vibrazioni della moda punk; una promettente artista al bivio tra bene e male, pronta a indossare la maschera di Crudelia de Mon, villain tra i più noti dell’universo Disney. Ancora, a tutto calcio tra cinema e piattaforme: su Netflix troviamo “Il Divin Codino” diretto da Letizia Lamartire”, biopic su uno dei miti del calcio italiano Roberto Baggio, e in sala la commedia “Regine del campo” del regista franco-tunisino Mohamed Hamidi. Il punto dei film con Cnvf-Sir

Il ricordo di ActionAid, di cui l'étoile era stata ambasciatrice nel 2018 con la campagna "Danza con Carla". De Ponte: "Grande il cordoglio, ma altrettanto grande il ringraziamento per la generosità e l’entusiasmo. Il suo esempio resta e continueremo a farlo conoscere nelle scuole italiane"

“È stata una grande emozione incontrare Papa Francesco: si è diretto verso di me e mi ha preso le mani, non me lo aspettavo. Mi ha detto che era felice d’incontrarmi e che la danza è poesia e preghiera”. Così Carla Fracci raccontò l’incontro con Papa Francesco, a margine dell’udienza generale del 26 aprile 2017 in piazza San Pietro, nello studio de “Il Diario di Papa Francesco” su Tv2000.

Non è lui il centro, ma il centro è fuori di lui, in una tradizione che lo precede e non finirà con lui. Più volte Dylan ha sottolineato il suo debito: “Le melodie che ho in testa sono molto, molto semplici, si basano soltanto sulla musica che abbiamo ascoltato tutti da piccoli. Quella, e pure la musica che c’era prima di quella, andando indietro nel tempo, ballate elisabettiane e chissà che altro”. Il bel film dei fratelli Cohen, "A proposito di Davis", racconta molto precisamente quel mondo del Village in cui Dylan ha mosso i primi passi, e la battuta con cui si chiude la prima scena ne esprime bene tutto il senso: “Se una canzone non è mai stata nuova e non invecchia mai, allora è folk”. Lo stesso si può dire per Dylan, è ormai vecchio, 80 anni, senza essere mai invecchiato

La vena profetica di Dylan viene da lontano: dal trascendentalismo di Emerson, Withman, Thoreau, dalle tradizioni religiose ebraiche - le citazioni bibliche non sono rare nelle sue canzoni - cristiane, celtiche ma anche orientali.

Lungo le torri di guardia
i principi stavano all’erta
mentre le donne andavano e venivano
anche i servitori scalzi;
lontano nei campi
un gatto selvaggio ringhiò
due cavalieri si stavano avvicinando
e il vento cominciò ad ululare.

Il concerto a Baghdad e la musica "speciale" del maestro nel ricordo di Un ponte per. "Le note rompevano gli steccati, attraversavano il muro dell’odio, unendo con la musica i popoli. Ancora oggi quando incontriamo i musicisti iracheni di quel concerto ci chiedono di portare il loro ringraziamento"

Per capire chi sia davvero Franco Battiato, usiamo il tempo al presente e non a caso, per la sua coscienza dell’assoluto dopo l’impermanenza, dobbiamo partire una canzone del 1993 “Lode all'Inviolato”, perché qui, come in “E ti vengo a cercare”, “L’oceano di silenzio” e anche la giustamente venerata “La cura” sta il nucleo di una concezione della musica come aiuto alla comprensione e al Passaggio. In questo Passaggio confluiscono le tracce del sufismo e della danza circolare dei Dervisci, ma anche una spiritualità che prende da molto più di quanto si pensi, perché buddismo e cristianesimo delle origini, anche se interpretato in modo che chiameremmo con una inevitabile approssimazione sincretistico sono presenti nella sua ricerca. Ma soprattutto una fede profonda nel dopo

Parliamo di “The Father” di Florian Zeller con Anthony Hopkins – anche lui premiato con l’Oscar per la miglior interpretazione, il secondo in carriera dopo “Il silenzio degli innocenti” (1992) – e di “Una donna promettente” (“Promising Young Woman”) di Emerald Fennell con Carey Mulligan. Due opere tra le più acclamate della stagione 2020-21 che arrivano ora nei cinema italiani. “The Father” racconta la malattia mentale di un ottantenne come un giallo psicologico, un viaggio nelle stanze della mente di un uomo che va smarrendo volti e ricordi. Il secondo, “Una donna promettente”, mette a tema la violenza sulle donne con una carica di denuncia che coniuga stile graffiante a lampi pop; un tema doloroso, urgente, gestito con originalità e senza sconti

Uscirà il 20 maggio in sala il film “The Father – Nulla è come sembra”, di Florian Zeller. Anthony Hopkins veste i panni di un padre anziano che inizia a perdere l'orientamento e la ragione. Il regista: “Porteremo il pubblico a provare la costernazione del protagonista e a commuoversi per il suo sgomento”

Lo scrittore premio Strega Niccolò Ammaniti firma l’adattamento Tv del suo romanzo “Anna” del 2015, una miniserie in sei episodi su Sky Atlantic e la piattaforma Now: una fiaba nera, nerissima, che sconfina inaspettatamente nella realtà dei nostri giorni, con il deflagrare della pandemia. Con “Anna” Ammaniti ci consegna un’allegoria tra il tragico e il grottesco sulla società contemporanea attraverso la prospettiva dell’infanzia. Racconto ricercato, affascinante ma non poco disturbante, dove il mondo anarchico guidato dai bambini è marcato da una ferocia fuori controllo. E ancora, nel punto streaming Cnvf-Sir spazio a due serie targate Netflix: la statunitense “Tenebre e ossa” di Eric Heisserer, racconto storico-fantasy alla ricerca del successo di “Trono di Spade”, e poi l’italiana “Zero” ideata da Antonio Dikele Distefano, sguardi sulla periferia di Milano tra realismo, pop e fantastico