Al cinema nel weekend. Tra le novità il premier Bisio con "Bertonato Presidente!"

Quattro titoli da scoprire nel fine-settimana: il thriller poliziesco “Fratelli Nemici. Close Enemies” di David Oelhoffen con il divo Matthias Schoenaerts; il ritorno del classico Disney “Dumbo” firmato Tim Burton; il biopic sul giudice statunitense Ruth Bader Ginsburg “Una giusta causa” con Felicity Jones; e infine la commedia con Claudio Bisio “Bentornato Presidente!”

Al cinema nel weekend. Tra le novità il premier Bisio con "Bertonato Presidente!"

Giovedì 28 marzo, in uscita le novità cinematografiche nelle sale italiane. Ecco i film in primo piano nella rubrica del Sir e della Commissione nazionale valutazione film Cei. Quattro titoli da scoprire nel fine-settimana: il thriller poliziesco “Fratelli Nemici. Close Enemies” di David Oelhoffen con il divo Matthias Schoenaerts; il ritorno del classico Disney “Dumbo” firmato Tim Burton; il biopic sul giudice statunitense Ruth Bader Ginsburg “Una giusta causa” con Felicity Jones; e infine la commedia con Claudio Bisio “Bentornato Presidente!”.

“Fratelli Nemici. Close Enemies”

Era in concorso alla 75a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Parliamo del poliziesco “Fratelli Nemici. Close Enemies” del regista francese David Oelhoffen, che si è imposto sulla scena internazionale nel 2014 con “Loin des hommes” (vincitore del premio cattolico Signis al 71° Festival di Venezia). Interpretato da Matthias Schoenaerts e Reda Kateb, il film racconta la storia di due amici di infanzia, Driss e Manuel, cresciuti nelle periferie multietniche di Parigi: Driss è diventato un poliziotto nella sezione antidroga, mentre Manuel è a capo di una banda di spaccio locale. Driss si adopera in ogni modo per salvare l’amico, cercando però di non valicare il limite della giustizia. Oelhoffen è un regista che ha una chiara e riconoscibile capacità di racconto, in grado di sapersi cimentare in generi cinematografici diversi. In questo film mette in scena un serrato poliziesco, con scene action e una costante tensione emotiva. Oltre alla carica di denuncia sociale, emergono anche il tema dell’amicizia e il dilemma tra bene e male. Dal punto di vista pastorale, il film è complesso, problematico e per dibattiti.

“Dumbo”

Tim Burton nel corso della sua carriera, dal 1985, si è sempre caratterizzato per uno stile poetico e visionario, muovendosi tra atmosfere gotiche e fantastiche. Del suo curriculum fanno parte “Batman” (1989), “Edward mani di forbice” (1990), “La fabbrica di cioccolato” (2005), “La sposa cadavere” (2005) e “Big Eyes” (2014). Dal 28 marzo è nei cinema con “Dumbo”, nell’ambito del progetto della Disney di recupero dei classici per un ritorno sul grande schermo con attualizzazioni o soluzioni live action. Di recente, infatti, si sono imposti all’attenzione del pubblico “Cenerentola”, “La bella e la bestia”, “Il ritorno di Mary Poppins” e a breve anche “Aladdin”. “Dumbo”, recuperando la favola di Helen Aberson, si basa sul cartoon degli anni Quaranta ma amplia anche il taglio del racconto con nuove suggestioni narrative. Protagonisti, accanto all’elefantino volante realizzato in computer grafica, troviamo: Colin Farrell, un ex artista circense segnato dall’esperienza della Grande guerra e padre dei due bambini Milly e Joe; Danny DeVito, il proprietario del circo; e Michael Keaton, imprenditore senza scrupoli. Film incantevole, adatto a un pubblico familiare e in cerca di emozioni; forse non perfettamente centrato nella poetica di Burton, ma nel complesso un’opera godibile e in linea con l’orizzonte Disney.

“Una giusta causa”

Ruth Bader Ginsburg, classe 1933, è un Giudice della Corte suprema degli Stati Uniti, tra le prime donne a imporsi sulla scena statunitense prima come avvocato, poi tra le fila della magistratura e infine alla Corte suprema. Una donna che si è realizzata nel professione, con non poche difficoltà e lunghe battaglie per i diritti delle donne, e in famiglia, sposata e madre. La sua avvincente vicenda viene raccontata nel film biopic “Una giusta causa” di Mimi Leder con Felicity Jones – nominata già agli Oscar per “La teoria del tutto” e protagonista dello spin-off “Rogue One” della saga “Star Wars” –, Armie Hammer, Kathy Bates e Justin Theroux. Film hollywoodiano di taglio classico, dalla confezione patinata, che ricorda il riuscito “Il diritto di contare” (2016) di Theodore Melfi.

“Bentornato Presidente!”

Sei anni dopo “Benvenuto Presidente!” di Riccardo Milani – la storia di un improvvisato presidente della Repubblica italiana –, ecco ritrovare stesso personaggio e dinamiche nella nuova commedia “Bentornato Presidente!”. Il film questa volta è diretto da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, uno sguardo graffiante e ironico sul mondo della politica e della società (la comicità a dire ha il fiato un po’ corto e schemi prevedibili). Accanto a Claudio Bisio ci sono con Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Massimo Popolizio e Cesare Bocci.

Massimo Giraldi e Sergio Perugini

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Fonte: Sir