Giornata Mondiale della Terra. Tanti i contributi emersi da “Ponti sul Mediterraneo” nella maratona su RaiPlay per l’Earth Day

In occasione della 53° Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite, Entopan ha ospitato nella propria sede in Calabria il talk show “Ponti sul Mediterraneo”, andato in onda su RaiPlay oggi alle 13:00 all’interno della Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet dedicata alla Giornata Mondiale della Terra.

Giornata Mondiale della Terra.  Tanti i contributi emersi da “Ponti sul Mediterraneo”  nella maratona su RaiPlay per l’Earth Day

Il talk condotto da Claudio Paravati ha visto la partecipazione di personalità come S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo di Catanzaro e contributi del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche Daniele Garrone, oltre a moltissimi altri autorevoli ospiti. I diversi panel hanno affrontato temi di rilievo legati all’innovazione ambientale e sociale, allo sviluppo sostenibile, ai corridoi umanitari e integrazione, accoglienza dei migranti. I temi sono stati discussi da una prospettiva Mediterranea e che ha valorizzato il ruolo geopolitico della Calabria, anche alla luce dei recenti tragici eventi di Cutro.

Nel contributo del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, la giornata mondiale della Terra offre l’occasione per riflettere sul futuro dei continenti e sui rapporti tra i territori distanti per costruire un futuro migliore: “La Calabria è una regione che si candida a essere il ponte verso l’Europa per le regioni che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo anche su altre questioni che oggi viviamo come un problema, ma possono essere trasformate in una straordinaria opportunità. Mi riferisco ai flussi della migrazione che vanno regolamentati e governati, ma non subiti come se fossero una sciagura. C’è un continente, l’Europa, che ha bisogno di manodopera per alcune lavorazioni. E ci sono tanti uomini, tante donne, che vivono nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che vorrebbero una vita migliore, qualche occasione di emancipazione, che nell’incontro tra continenti diversi potrebbero realizzare.  La Calabria si candida ad essere la regione avamposto dell’Europa sul Mediterraneo e una regione amica per i Paesi che sia affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo, che tra qualche anno cresceranno con tassi di incremento del PIL sensibilmente superiori a quelli dei Paesi Europei. Dovremmo investire nei Paesi del Mediterraneo per arginare i fenomeni migratori, per dare ai cittadini che abitano questi Paesi occasioni di emancipazione nelle loro terre. Sarà necessario investire risorse importanti – la comunità occidentale dovrà farlo – e queste risorse possono esser un’occasione per consolidare scambi commerciali, economici tra l’Europa e quei Paesi. La Calabria può essere il ponte attraverso il quale realizzare questa utile alleanza tra continenti diversi per un futuro della Terra che sia migliore del passato che abbiamo conosciuto”.

 

S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sul tema dell’immigrazione risponde partendo dai corridoi umanitari creati per la prima volta in Europa proprio in Italia e poi fortunatamente adottati in altre parti del mondo, e sottolinea: “I corridoi umanitari sono segno del non accettare la regola dell’impotenza. Significano uscire dal pensiero che siano problemi troppo grandi di fronte ai quali sia solo possibile rassegnarsi. Inoltre l’illegalità si contrasta solo con la legalità, ma quella che funziona e non quella che complica i problemi lasciando le persone senza diritti, prospettive e risposte. I corridoi umanitari sono questo, ciò che riconosce il bisogno delle persone che arrivano e i loro diritti, e il bisogno che noi abbiamo di loro. Sono uno sportello aperto che permette a uomini e donne di arrivare nel nostro Paese, peraltro senza spese per le Istituzioni ma a carico della Comunità di Sant’Egidio che ha dato vita a questa iniziativa in concerto con la Federazione delle Chiese Evangeliche, la Tavalo Valdese e la CEI- Caritas. Migliaia di persone sono state ricevute pochi giorni fa da Papa Francesco in un’aula gremita di gioia, di futuro e di ringraziamento. Questo ci dice che con poco possiamo fare molto. La legalità è la via per contrastare l’illegalità, indicando un sistema che possa permettere un futuro a chi lo cerca disperatamente, tanto da morire di speranza. Invece noi dobbiamo aiutare a vivere di speranza”.

Si collega al tema anche il Professor Antonio Viscomidocente universitario e giuslavorista, ricordando come: “In Calabria sta prendendo forma l’Harmonic Innovation Hub che con la collaborazione delle Università, dei centri di ricerca, dell’ecosistema di startup e Corporate, rappresenta una porta aperta per un altro tipo di canale umanitario, legato al mondo del lavoro e all’innovazione che il mercato del lavoro stesso consente.”. 

Francesco Cicione, Presidente di Entopan e Fondatore di Harmonic Innovation Group spiega così l’impegno del Gruppo sull’importante iniziativa a:“Viviamo un’epoca ferita da profonde ingiustizie sociali ed ambientali che hanno bisogno di essere ricomposte. Noi riteniamo che l’innovazione sia tale se è al servizio dell’Uomo nel lungo periodo, producendo bellezza etica, prima ancora che estetica. Questo è ciò su cui siamo quotidianamente impegnati lavorando all’ambizioso progetto Harmonic Innovation Hub e supportando iniziative di grande valore e portata culturale e geopolitica come la Giornata Mondiale della Terra promossa da EarthDay e l’ONU, a cui va la nostra gratitudine per il cammino comune orientato a dare fattiva attuazione alle strategie dell’Agenda ONU 2030”.

Si esprime sull’importanza della collaborazione e della visione di lungo periodo anche Giuseppe Romano, Commissario Straordinario ZES Campania e Calabria“Lo sviluppo economico viene spesso considerato opposto rispetto alla tutela ambientale ma la nostra costituzione prevede che l’iniziativa economica possa essere libera purché svolta nel rispetto della natura. Le Zone Economiche Speciali devono consentire all’imprenditore che intenda allocare un’attività economica produttiva in queste aree di operare con una prospettiva di lungo periodo per le generazioni future grazie al beneficio di investimenti immediati da parte dello Stato che lo supportino”.

Ancora sul territorio e sul valore della fragilità pone l’accento S.E. Mons Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro e Squillace“La Calabria è una regione che vive di una profonda spiritualità, le sue radici sono profondamente spirituali, il che non vuol dire assolutamente astratte. Al contrario, proprio con lo spirito Cristiano, parlare di spiritualità vuol dire parlare di una dimensione concreta molto importante, che vive e anima le intenzioni degli uomini. E questa è la terra non soltanto di grandi utopisti ma anche di grandi eremiti, di grandi uomini e donne di fede, uomini e donne che hanno ritrovato nella profondità della propria natura umana le ragioni più profonde della propria esistenza. Quindi, proprio in questo terreno, io credo vadano affondato le radici per cercare di portare novità e frutti nuovi” e ancora “Si parla di crisi e situazioni drammatiche per venir fuori dalle quali servono le energie migliori, ma non va dimenticato che prima di tutto vanno messe al centro le persone, specie le più bisognose e fragili a cui va data la possibilità di vivere con dignità la propria esistenza in una “casa” accogliente”.

Segna poi l’importanza del dialogo il Sindaco di Firenze Dario Nardella: “E’ passato poco più di un anno dal forum sul Mediterraneo organizzato a Palazzo Vecchio, nel segno del messaggio di dialogo del grande Sindaco Giorgio La Pira. A Palazzo Vecchio abbiamo promosso, per la prima volta nella storia, un confronto tra i Vescovi di 60 Paesi del Mediterraneo e i Sindaci delle più importanti città di questo bacino. Abbiamo promosso il progetto del “Consiglio dei giovani sul Mediterraneo”, un organismo con il quale coinvolgere i giovani di diverse nazionalità sulle grandi questioni del Mare Nostrum. Soltanto attraverso il dialogo, la solidarietà, il confronto e l’impegno di rimettere l’uomo al centro della costruzione di un modello di economia e di cultura, possiamo salvare il Mediterraneo e fare del Mediterraneo un luogo di prosperità e non di morte. In realtà dobbiamo pensare al Mediterraneo come un continente che non viene attraversato dalla disperazione e dalla violenza, ma viene attraversato dal dialogo e dalla fratellanza tra i popoli e tra i Paesi.”

Pasqualino Scaramuzzino, Presidente di Harmonic Innovation Hub, ha sottolineato “Stiamo cercando di attrarre in Calabria oltre a risorse e capitali, anche talenti: una duplicità di attrazione che risconta grande successo. Il nostro obiettivo è da un lato aprire ponti con tutto il Mediterraneo e, dall’altro, aprire anche ponti intergenerazionali perché per noi l’aspetto dello sviluppo del Mediterraneo e del Nord Africa va di pari passo con questo. Un ragionamento di solidarietà che è sì territoriale ma anche diacronico. Da qui deriva il nostro tentativo di essere dei buoni antenati, che hanno qualcosa da dare al prossimo, non è solo chi ci sta di fronte ma anche chi verrà dopo di noi. Stiamo realizzando nel Sud Italia due hub di oltre 40.000 mq, all’interno dei quali verrà creata, accolta, custodita, fatta crescere l’innovazione. Una cosa che non sembrava possibile, ma nel Sud profondo stiamo realizzando questo grandissimo progetto”.

Valorizzando il ruolo strategico della Calabria non solo per collocazione geografica ma anche per competenze, storia, esperienza e visione che può portare nella costruzione di ponti sul Mediterraneo dal punto di vista umano, sociale ed economico, Ponti sul Mediterraneo ha visto il coinvolgimento di moltissimi ospiti e testimonianze di personalità impegnate a generare un cambiamento costruttivo. Al segmento di apertura ha partecipato anche Grammenos Mastrojeni,
Diplomatico ed esperto di cambiamenti climatici. Al Talk dedicato a Corridoi umanitari e integrazione hanno partecipato anche il noto economista Leonardo Becchetti, Marina Galati, Presidente dell’Ass. Comunità Progetto Sud, Emanuela Rubbino dell’Istituto Cattolico per il Mediterraneo. Il Talk conclusivo, incentrato sullo sviluppo sostenibile, ha visto la partecipazione anche di Manuela Rafajani, Consigliere di Symbola, Maurizio Grifoni, Presidente del Fondo Fon.Te. Andrea Cornetti, Ceo di RE e Infrastrutture Azimut Libera Impresa, Luca De Biase, giornalista e scrittore. Ad arricchire la discussione i contributi di Antonia Testa e Paola Aloi del Movimento dei Focolari.

Entopan ha prodotto “Ponti sul Mediterraneo” in collaborazione con Earth Day Italia, Life Communication e il Movimento dei Focolari.

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Fonte: Comunicato stampa