Senza frontiere: voci dall'Europa

Il Parlamento esprime profonda preoccupazione per lo stato della libertà dei media nell'UE e denuncia le violenze, gli abusi e la pressione cui devono far fronte i giornalisti. Gli eurodeputati condannando abusi e attacchi ai danni dei giornalisti, in particolare da parte di politici, chiedono alla Commissione di valutare periodicamente le interferenze governative e la trasparenza degli assetti proprietari e dicono no a fondi UE per i media controllati dal governo o per la propaganda politica.

Secondo un sondaggio dell’Unione europea, svolto durante la seconda ondata di coronavirus e reso noto oggi, il 78% degli italiani chiede maggiori competenze a livello europeo e il 64% vorrebbe una maggiore capacità finanziaria. La percezione positiva dell’Unione è aumentata di undici punti rispetto alla scorsa primavera. In generale i cittadini europei vogliono un bilancio comunitario con mezzi sufficienti per affrontare la crisi e un’erogazione dei fondi legata al rispetto dello stato di diritto. Il 46% degli italiani intervistati dichiara che la pandemia ha già colpito il reddito personale.

L’Europa sta fronteggiando una crisi sanitaria ed economica senza precedenti dal dopoguerra. In Italia, più di 3 milioni di famiglie hanno visto il loro reddito dimezzarsi e il 50% delle imprese sono a rischio chiusura, con centinaia di migliaia di lavoratori che potrebbero perdere il posto. L’Unione europea ha messo in campo strumenti straordinari per far fronte alla crisi e far ripartire l’economia.

La PAC rappresenta il 34,5% del bilancio UE 2020 (58,12 miliardi di euro) e il 70% del bilancio della PAC sostiene il reddito di circa 7 milioni di aziende agricole nell’UE. Venerdì gli eurodeputati hanno adottato la posizione del Parlamento sulla riforma della politica agricola (PAC) post 2022 e adesso la squadra negoziale del Parlamento è pronta ad avviare il dialogo con i ministri dell’UE. La futura politica agricola dell’UE dovrebbe essere più flessibile, sostenibile e a prova di crisi e consentire agli agricoltori di garantire la sicurezza alimentare in tutta l’Unione.

«Parole non pietre», la Carta di Assisi diventi la Carta europea dell'informazione. La proposta dall'assemblea a Perugia promossa con Articolo21, Sala Stampa della Basilica di San Francesco, Usigrai e catena umana Perugia-Assisi, ha rilanciato la necessità di dar vita a un documento che ribadisca il ruolo centrale del giornalismo nella difesa della democrazia.

A pochi giorni dalla Nona di Beethoven suonata da Maurizio Baglini all’Auditorium Pollini, il Festival Cristofori rinnova il suo impegno per portare avanti il dialogo su un’Europa del futuro. Venerdì 18 settembre, dalle ore 15.00 alle 17.00, si svolgerà nel Cortile di Palazzo Moroni la prima Giornata Europea del Festival. Si ragionerà sul ruolo dell’Europa nella vita delle città e su vantaggi e criticità di questo rapporto fondamentale. 

L’Italia ha un tesoro di fondi europei già stanziati da Bruxelles ma che ancora aspettano di essere spesi. Si tratta di 12 miliardi e 871 milioni di euro ancora a disposizione su un totale di 17 miliardi e 699 milioni. Ne abbiamo spesi solo il 27 per cento.

Un milione e 300mila persone nell’Unione europea vive in uno Stato membro e lavora in un altro. La crisi Covid-19 ha messo in luce ed esacerbato il dumping sociale e l'attuale precarietà delle situazioni di molti lavoratori transfrontalieri e stagionali impiegati nei settori agroalimentare, edile e sanitario dell’UE. Per questo il Parlamento ha adottato una risoluzione che esorta la Commissione a valutare le condizioni di occupazione, salute e sicurezza dei lavoratori transfrontalieri e stagionali.

Il Parlamento europeo ha approvato 279 milioni di euro dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea per i disastri naturali avvenuti in Austria, Italia, Portogallo e Spagna nel 2019

Da lunedì 15 giugno si riaprono le frontiere in Europa e riparte la libera circolazione dentro lo spazio Schengen, una decisione molto attesa soprattutto in Italia - e in Veneto - nella speranza di rivitalizzare l’economia e in particolare il settore turistico che sta subendo una crisi senza precedenti. Non tutti però. Alcuni Stati, infatti, hanno messo una serie di limitazioni e l’Italia resta ancora una “sorvegliata speciale”.  

Non è un periodo facile quello che l’Unione europea e noi tutti stiamo attraversando. Il Settantesimo anniversario della “dichiarazione Schuman", che ha posto le basi della nostra Unione europea, ci serve per ricordare tutti insieme i valori su cui l’Unione si fonda e per trarre forza dalle idee che ne stanno alla base. È quello che emerge dalla dichiarazione del Presidente e dei leader dei gruppi politici del Parlamento europeo pubblicata per l’occasione, oggi 9 maggio 2020.

Un'occasione per ripercorrere le tappe fondamentali da quel 9 maggio 1950, ma soprattutto per dialogare con i deputati europei e conoscere più da vicino il lavoro nelle istituzioni UE. Un evento tutto digitale per celebrare con gli studenti la Festa dell'Europa e dare loro l'opportunità di confrontarsi direttamente con il lavoro nelle istituzioni europee. A 70 anni dalla Dichiarazione Schuman, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Dipartimento per le Politiche europee e il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Skuola.net, organizzano una Live Chat dal titolo “Festa dell’Europa. Scuole d’Italia, percorsi d’Europa”.

No alla mutualizzazione del debito da coronavirus. Con 326 voti contrari, 282 favorevoli e 74 astenuti maggioranza degli eurodeputati ha votato contro l’emendamento di mutualizzazione del debito. Determinanti per la bocciatura sono stati i voti italiani degli eurodeputati della Lega e di Forza Italia. La risoluzione non ha alcun valore legislativo, ma un forte connotato politico.

In una risoluzione non legislativa adottata venerdì, il Parlamento accoglie con favore le misure fiscali e il sostegno alla liquidità dell'UE per affrontare la pandemia. Al di là di ciò che si sta già facendo, l'Europa ha bisogno di un massiccio pacchetto di ripresa e ricostruzione da finanziare con un aumento del bilancio a lungo termine (QFP), con i fondi e gli strumenti finanziari esistenti, nonché con "recovery bond" garantite dal bilancio dell'UE, dicono i deputati. Tali strumenti non dovrebbero tuttavia comportare la mutualizzazione del debito esistente, ma concentrarsi sugli investimenti futuri. Il Green Deal e la trasformazione digitale dovrebbero essere al centro del rilancio dell'economia, sottolineano i deputati.