L'Europa a caccia di risorse per rispondere alla crisi
Cento miliardi. È questa la cifra che la Commissione europea intende raccogliere con dei bond per prestarli agli Stati membri perché possano finanziare le misure di ammortizzatori sociali necessarie alle aziende in crisi a causa dell’epidemia di coronavirus per non licenziare i propri dipendenti.
L’obiettivo è quello di far conservare il posto di lavoro e con i soldi raccolti sul mercato la Commissione intende erogare prestiti agli Stati che ne hanno bisogno:
100 miliardi grazie alle garanzie degli Stati membri per 25 miliardi.
La proposta, dovrà essere approvata da governi e Parlamento europeo, e la prima tappa sarà all’Eurogruppo di martedì prossimo. La Presidente Ursula Ursula von der Leyen, ha anche annunciato che la Commissione, ha modificato le condizioni di accesso ai Fondi strutturali.
Fino ad oggi a vario titolo da Stati e Commissione in Europa sono stai mobilitati 2.770 miliardi di euro,
«la risposta più grande mai data nella storia» ha dichiarato la Ursula von der Leyen che sottolinea la necessità di un Piano finanziario pluriennale (MFF) robusto: «Il Bilancio europeo deve essere il Piano Marshall che tutti insieme prepariamo per i cittadini europei».
Il piano piace al Governo italiano:
«perché consentirebbe di emettere obbligazioni europee per un importo massimo di 100 miliardi di euro, a fronte di garanzie statali intorno ai 25 miliardi di euro - ha affermato Giuseppe Conte - ma le risorse necessarie sono molte di più». Infatti i soldi servono per garantire liquidità acentinaia di migliaia di piccole e medie imprese, per sostenere i lavoratori autonomi, per il sistema sanitario.
La frattura con i Paesi del Nord europa non si compone ancora
e Conte ribadisce la necessità di una risposta straordinaria perché: «la natura e le caratteristiche della crisi in corso sono tali da mettere a repentaglio l’esistenza stessa della casa comune europea… per reggere questa sfida epocale non può essere affidata ai soli manuali di economia. Deve essere la solidarietà, l’inchiostro con cui scrivere questa pagina».
