Tre miliardi per sostenere i sistemi sanitari nazionali

La pandemia di COVID-19 ha messo sotto estrema pressione il settore sanitario dell’Europa. L’Unione europea sta mobilitando 3,08 miliardi di euro per aiutare i sistemi sanitari nazionali a far fronte al coronavirus e fornire assistenza medica ai pazienti che ne hanno bisogno. Un gruppo di esperti monitorerà gli sviluppi della situazione in stretta collaborazione con le autorità sanitarie nazionali, le organizzazioni internazionali e le ONG. 

Tre miliardi per sostenere i sistemi sanitari nazionali

L’iniziativa serve a coordinare la distribuzione delle risorse e la cooperazione transfrontaliera, con particolare attenzione alle regioni più colpite. La misura aiuterà nella costruzione di ospedali da campo e fornirà sostegno economico per il trasporto dei pazienti contagiati verso gli ospedali con letti disponibili. I fondi della misura saranno usati anche per l’acquisto e la distribuzione diretta di attrezzature sanitarie come respiratori, materiale protettivo e mascherine riutilizzabili. Saranno poi possibili altri utilizzi dei finanziamenti a seconda delle necessità dei paesi dell’UE.

A più lungo termine, i fondi miglioreranno la capacità dei paesi europei di condurre i test e sosterranno la ricerca in campo medico.

I finanziamenti arrivano dalle risorse ancora a disposizione nel bilancio di quest’anno. Della cifra totale, 2,7 miliardi saranno immessi nello strumento per il sostegno di emergenza dell’UE e 380 milioni andranno alla riserva di materiale sanitario “rescEU”.  RescEU è la riserva europea creata nel marzo del 2019 nel quadro del meccanismo di protezione civile dell’UE per assistere gli stati membri che non hanno sufficienti risorse. Inizialmente rescEU includeva una flotta di aeroplani e elicotteri antincendio. A seguito della crisi di COVID-19 è stata creata una riserva di attrezzature mediche, tra cui ventilatori e mascherine, per i paesi con materiale sanitario in esaurimento

Inoltre, il pacchetto include dei fondi supplementari  per finanziare i voli di rimpatrio (45 milioni di euro) nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'UE per riunire le famiglie bloccate nei paesi terzi, per fornire maggiori risorse al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (3,6 milioni di euro), ma anche per aiutare la Grecia a far fronte alle crescenti pressioni migratorie (350 milioni di euro) e per sostenere la ricostruzione post-terremoto dell'Albania (100 milioni di euro).
I deputati della commissione parlamentare per il bilancio avevano già richiesto  a marzo di mobilitare i mezzi finanziari disponibili nel bilancio 2020.

Anche gli stati membri possono contribuire economicamente, mentre cittadini e fondazioni possono fare donazioni. Sono inoltre possibili iniziative di crowdfunding.

Il Parlamento ha approvato la misura il 17 aprile 2020 in seduta plenaria. Le operazioni inizieranno non appena il Consiglio darà il proprio assenso.

Scopri le misure che l’UE ha preso per frenare la pandemia.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)