Appunti per un film sulla città di domani

Un mediometraggio documentario di 30 minuti, realizzato all'interno di Città futura, progetto ideato da Euganea movie movement, che racconta la zona a Nord di Padova attraverso le parole e le visioni differenti e complementari di chi vive e respira i luoghi simbolo del quartiere. Consigli per chi vede in queste aree il presente e il futuro della società.

Appunti per un film sulla città di domani

Toni guarda la platea, una platea vuota. Poi si porta un paio di occhiali all’altezza degli occhi. Li ha creati lui, ricordano le ruote ipnotiche, sono uno schermo che lo proteggono da un “altro mondo”. E dice:

«Signori, io mi metto questi per non vedere la realtà che ci vogliono far vedere. Almeno vedo la mia con la mia testa. Ogni secondo, in ogni momento fanno di tutto per farci credere di avere dei bisogni, necessità…cattiverie e violenze. Io invito tutti a cambiare testa, a cambiare la vita. Uscite in strada, si sta bene. Paura, angoscia, chiusi in casa, invece potremmo scrivere un giornale solo di notizie belle e per questo mi metto questi occhiali»

Toni vive e lavora nell’Arcella. Usa le sue mani per restaurare oggetti o mobili vecchi, ma anche per creare qualcosa di nuovo. È uno dei cittadini quel quartiere coinvolto in “Appunti per un film sulla città di domani”, il mediometraggio documentario di 30 minuti che racconta la zona a Nord di Padova attraverso le parole e le visioni differenti e complementari di chi vive e respira i luoghi simbolo del quartiere. Dal parco Milcovich con le sue mutazioni alla rievocazione dello storico transito di Sant’Antonio, passando per la street art con l’Associazione Jeos e così via.

Il film, dal 2 luglio visibile anche su YouTube è il punto d’arrivo di un percorso intrapreso nella primavera-estate del 2017 e rientra nel progetto Città futura, idea realizzata da Euganea movie movement nell’ambito del programma “S’illumina – Copia privata, per i giovani, per la cultura” e promosso dalla Siae.
Grazie al supporto della cooperativa Il Sestante, il cinema Multiastra, Progetto Giovani Monselice e in collaborazione con Banca Etica e Circolo Nadir, l’intento è stato creare sinergie tra i ragazzi del territorio che, sotto la direzione di tre registi, Mattia Epifani, Chiara Andrich e Cecilia Bozza Wolf, hanno sviluppato un cortometraggio imparando a realizzare riprese e tecniche di montaggio.

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«Tutto parte da un’esperienza pregressa di Euganea movie movement che negli ultimi anni, oltre a organizzare il riconosciuto festival, ha iniziato a lavorare nell’ambito della didattica – spiega il regista e coordinatore, Marco Segato – Con il linguaggio cinematografico è possibile interagire e attivare energie da incanalare per creare qualcosa di concreto. L’obiettivo non era realizzare lavori ambiziosi, ma sperimentare e offrire ai ragazzi una modalità nuova, un cambio di punto di vista».

Uno spaccato realistico e originale, “appunti” utilizzabili per chi vede in queste aree vitali e complesse (nel senso articolate e composte da varie sfaccettature) il presente e il futuro della società. Consigli come quelli che suggerisce Toni con i suoi occhiali riflessivi. Oggi la platea è vuota, ma chissà qualcuno è pronto per ascoltare e metterli in pratica.

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