5 Stelle: Tutti dovranno parlare con noi. Brunetta (FI): sarà Salvini il candidato premier. Pd: sconfitta secca. Centristi spazzati via

"Se il dato degli exit poll verra' confermato sara' un risultato straordinario, storico. Il Movimento cinque stelle sara' il pilastro del prossimo Parlamento". Lo dice Alfonso Bonafede, commentando i dati degli exit poll.
Forza Italia: per Brunetta è Salvini il candidato premier del centrodestra.

5 Stelle: Tutti dovranno parlare con noi. Brunetta (FI): sarà Salvini il candidato premier. Pd: sconfitta secca. Centristi spazzati via

"Rimboccarsi le maniche e ripartire. Senza rese dei conti ma cercando di capire insieme gli errori fatti. Io intanto oggi torno al ministero a lavorare. Le crisi non vanno in vacanza". Lo scrive su twitter Carlo Calenda, ministro sviluppo economico. 

"Non mi aspettavo una sconfitta cosi' forte, con queste dimensioni". Emanuele Fiano, membro della Segreteria Nazionale Pd, interviene nel filo diretto di Radio 1 dedicato alle elezioni e non nasconde l'amarezza per i risultati del Partito Democratico.
"Sicuramente c'e' di mezzo il futuro del Pd e della sua leadership- ha proseguito poi Fiano- ma la priorita' non credo sia il futuro personale di qualcuno di noi ma un'analisi piu' profonda dopo una legislatura con un governo che ha raggiunto sicuramente molti obiettivi. Abbiamo il dovere di fare un'autocritica molto profonda nei confronti dei nostri elettori". In merito ai risultati conseguiti dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle Fiano ha commentato: "Un vento che ha gonfiato le vele di partiti molto distanti da noi, non so se avranno l'autonomia per formare un governo da soli". 

"Una Grande delusione per tutto il centrosinistra perche' mi pare ci sia una netta affermazione della destra, una maggioranza assoluta o qualcosa che si avvicina moltissimo".
Giuseppe Civati, 'Liberi e Uguali', commenta ai microfoni di Radio 1 i risultati elettorali senza nascondere la preoccupazione per la propria elezione: "C'e' il rischio che io non sia in Parlamento- ha proseguito Civati- perche' il nostro dato e' oggettivamente basso". Alla richiesta di individuare quali siano stati i possibili errori commessi dal proprio schieramento, Civati ha poi risposto: "E' un po' presto per dire cosa abbiamo sbagliato; ci sono state delle incertezze nel comunicare l'elemento di novita' che potevamo rappresentare. E' sembrata una soluzione non cosi' rinnovata e lo abbiamo scontato. Pietro Grasso e' una persona che ci ha rappresentati con tutto se stesso, quando si fallisce si fallisce tutti insieme. Sulle liste non mi e' piaciuto come sono state costruite e secondo me qualche elemento di criticita' c'e' stato, anche se non avrebbe risolto".

"Una sconfitta dura, severa, per il Pd e per tutta la sinistra. Una svolta a destra a trazione leghista. Una affermazione di 5Stelle ma senza chiarezza sulle alleanze del dopo. L'impressione e' che manchino i numeri per una maggioranza". Lo dice Gianni Cuperlo su facebook. "A quest'ora (sono le tre e un quarto del mattino) non si capisce ancora l'esito di diversi collegi uninominali, ma la fotografia e' questa. Ed e' drammaticamente chiara", aggiunge. 

"Potrebbero esserci mille giustificazioni, e' una lista nata in due mesi e ha avuto poco spazio ma credo che il risultato sia assolutamente deludente. Vedremo poi i dati reali ma avevamo l'obiettivo di dare un contributo alla coalizione di centrodestra raggiungendo il 3%, votando una proposta moderata di centro. La coalizione di centrodestra e' avanti ma all'interno della coalizione la riflessione che dobbiamo fare e' che la proposta moderata che fa riferimento al Partito Popolare presta il fianco in un clima politico in cui gli italiani hanno parlato in maniera molto chiara". A dirlo e' stato il deputato e coordinatore nazionale di NCI-UDC, Maurizio Lupi.

Nel quartier generale della Lega fa capolino anche l'ex ministro del Carroccio Roberto Calderoli, con un piumino verde e con un espressione particolarmente serena.
Calderoli, che non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ha lasciato la sala stampa di via Bellerio dopo pochi minuti, quando erano le 2.30 del mattino.

"Stiamo seguendo l'evoluzione dei risultati. Per noi si tratta di una sconfitta molto evidente chiara e netta. Stiamo seguendo l'evoluzione dei risultati collegio per collegio al Senato e poi alla Camera. È chiaro che si profila per noi un dato al di sotto dell'aspettativa. Le valutazioni piu compiute alla luce dei dati definitivi le fara' poi il segretario domani mattina o in giornata. Ribadiamo che si tratta di un risultato per noi molto chiaro nella sua negatività. Per qualsiasi altra valutazione rimandiamo alla giornata di domani". Lo ha detto il vicesegretario del Pd Maurizio Martina, commentando i dati elettorali nella sala stampa della sede del Partito Democratico al Nazareno. Con lui in sala stampa anche Matteo Orfini e Lorenzo Guerini.

E' Matteo Salvini il candidato premier del centrodestra in questo momento? "Assolutamente si'", dice Renato Brunetta a La7. "Chi ha piu' seggi- aggiunge Brunetta- ha il potere di indicare, d'accordo con gli alleati il candidato premier. Se Forza Italia ne avra' di piu' sara' Tajani. Se sara' la Lega sara' Salvini. In questo momento" dello spoglio spetta quindi alla Lega.

Al quartier generale di Liberi e Uguali bocche cucite. Le prime proiezioni sono deludenti per il partito di Grasso, ben al di sotto delle percentuali sperate alla vigilia. Cosi' scende il silenzio nel Conference Center da Feltre a Trastevere, luogo designato per il contatto con la stampa nella notte elettorale. I vertici del partito hanno seguito l'uscita degli exit poll in via Arenula, ma finora nessun dirigente Leu e' arrivato in sala stampa, colma di giornalisti gia' dalle 22. Le prime proiezioni lasciano intendere che il traguardo del 6% e' ancora lontano, lontanissima la doppia cifra paventata da D'Alema in campagna elettorale. Nessuna traccia finora di Grasso, Boldrini, Bersani, anche se prossimamente "dovrebbe arrivare qualcuno a parlare", spiegano gli staff. Da 'Liberi e Uguali' a 'Liberi tutti', commenta il direttore del tg di La7 Enrico Mentana.

"Credo che Matteo Salvini abbia vinto la sfida perche' questi sono risultati storici, da nord a sud, mai toccati in passato. Abbiamo le idee chiare, parleremo con gli alleati e guardiamo al futuro ma sappiamo cosa fare". Sono le parole del vicesegretario leghista Giancarlo Giorgetti che dalla sede del Carroccio di via Bellerio commenta i primi dati elettorali. "Credo anche che domani avremo un altro leghista alla presidenza della Regione", conclude il vicesegretario, alludendo al vantaggio accumulato (stando ai primi exit poll) dal candidato governatore leghista Attilio Fontana e il dirimpettaio di centrosinistra Giorgio Gori, per la corsa a Palazzo Lombardia.

Dopo le prime proiezioni al 12 per cento di schede scrutinate al Senato, che configurano il trionfo del Movimento 5 stelle, davanti ai giornalisti all'hotel Parco dei principi di Roma si è presentato Alessandro Di Battista: "Se questi dati dovessero essere confermati - ga detto l'ex deputato grillino - si verificherà un trionfo, un'apoteosi del Movimento 5 stelle che conferma la portata del lavoro fatto in questi anni. Inoltre c'è il fatto che tutti gli altri partiti dovranno venire a parlare con noi e questa è la migliore garanzia per il popolo italiano perché dovranno venire a parlare secondo i nostri metodi fatti di trasparenza e di concretezza, basati sulle nostre proposte per il Paese". E poi c'è quel tweet: "Quel che e' certo e' che a 43 anni Matteo Renzi e' gia' un ex!".

Antonio De Poli: "Spero che la coalizione di centrodestra abbia la maggioranza nel Paese, come pare dai primi dati. Questa e' l'indicazione che e' arrivata dagli italiani. Bisogna certamente riconoscere un risultato importante raggiunto dai Cinque stelle. Tuttavia, l'unica coalizione che possa dare risposte importanti sia il centrodestra, e' l'unica alternativa per dare stabilita' all'Italia e per dare le risposte che servono ai cittadini. Gli italiani e i veneti in modo particolare hanno bisogno di certezze. Oltre il 79% dei veneti si e' recato alle urne: penso che questo sia un grande segnale di democrazia e di partecipazione che non si vedeva da molto tempo. Mi auguro che da questa regione, in modo particolare, arrivi un risultato importante e positivo che spinga il centrodestra verso la vittoria anche per dare maggiore autonomia alla nostra regione". 
Lo dice Antonio De Poli (Noi con L'Italia UDC), candidato del centrodestra in Senato a Padova commentando i primi exit poll sui risultati delle Elezioni Politiche 2018. "C'e' l'esigenza di far ripartire l'Italia che non puo' perdere il treno della ripresa economica. Il Veneto che e' la locomotiva del Paese ha bisogno di essere rappresentata da una squadra politica che riesca a portare le istanze dei nostri territori: in primis affrontare l'emergenza lavoro, ridurre la pressione fiscale sulle imprese per rilanciare l'occupazione e sostenere le famiglie per ridare slancio ai consumi e, di riflesso, rimettere tutta l'economia. Non servono dilettanti allo sbaraglio e credo che dal Veneto giungera' un messaggio chiaro che va proprio in questa direzione. Serve una coalizione credibile e forte alla guida del Paese", conclude De Poli.2

Forza Italia
"Il centro destra ha la maggioranza politica, quindi e' il vero vincitore di una tornata elettorale in cui e' in gioco il governo del paese e non le affermazioni individuali. Solo con dati piu' precisi si capiranno i risultati dei singoli partiti e dei rapporti di forza parlamentari, e se la vittoria politica si tradurra' in una maggioranza numerica a Camera e Senato. Dopo 5 anni di governo della sinistra il centro destra e non il Movimento 5 Stelle e' l'alternativa vincente. Gli italiani, come aveva chiesto il presidente Berlusconi, non hanno fatto prevalere la deriva grillina". Lo si legge in una nota del Coordinamento Nazionale di Forza Italia.

Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd a Porta a Porta: "Con questi dati la somma del Pd con Leu, e la lista di Insieme e l'Svp che erano all'interno del nostro partito danno lo stesso risultato del 2013".

Sempre Rosato: "In maniera molto netta noi siamo alternativi al M5s. Se avra' i numeri per governare governi, noi saremo all'opposizione". Così replica alla posizione di Michele Emiliano, che invita il Pd a dialogare con i Cinque Stelle per la formazione di un governo. 

"Se il dato degli exit poll verra' confermato sara' un risultato straordinario, storico. Il Movimento cinque stelle sara' il pilastro del prossimo Parlamento". Lo dice Alfonso Bonafede, commentando i dati degli exit poll.

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Fonte: Dire - www.dire.it