Trionfo di Di Maio e Salvini. Italia a rischio ingovernabilità
Con la coalizione di Centrodestra al 37 per cento e il Movimento 5 stelle oltre il 32 siamo di fronte a un nuovo bipolarismo. Un quando nel quale il Centrosinistra non esiste più. La situazione è complessa. Segnali chiari verranno il 23 marzo, alla prima seduta del nuovo Parlamento, per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato
Swg ha reso noti su La7 i primi dati relativi alla Camera dei Deputati, dopo lo spoglio del 71 per cento dei seggi.
Continua il trend già visto per quanto riguarda il Senato.
Il dettaglio:
Movimento 5 stelle: 32,6 per cento
Forza Italia 14,0 per cento
Lega 17,7 per cento
Fratelli d'Italia 4,2 per cento
Noi con l'Italia 1,2 per cento
Partito Democratico 18,7 per cento
+Europa 2,6 per cento
Civica e popolare 0,5 per cento
Insieme 0,7 per cento
Liberi e Uguali 3,2 per cento
Potere al popolo 1,6 per cento
Casa Pound 0,9 per cento
Popolo della famiglia 0,9 per cento.
La coalizione di Centrodestra a questo punto conquista il 37,1 per cento dei voti, il Centrosinistra al 22,9 per cento. Il Movimento 5 stelle al 32,6 per cento e Liberi e Uguali al 3,20.
L'analisi
Considerando che l'errore previsto da Swg in questa fase è dello 0,78 per cento dei risultati, da questi dati ci si discosterà poco. A questo punto la coalizione di Centrodestra è in testa con quasi 5 punti in più rispetto al Movimento 5 stelle. La crisi del Centrosinistra assume contorni che nemmeno i sondaggi più severi avevano prefigurato. A questo punto la possibilità di un Gentiloni bis appare ridotta al lumicino. Gli osservatori puntano su un governo di scopo, per ridisegnare la legge elettorale, e poi tornare al voto. Cresce l'attesa per il 23 marzo, quando la prima seduta del Parlamento designerà i presidenti di Camera e Senato.