Da Bristol i “pantaloni giusti” (e robotici) per superare la sedia a ruote

Il prototipo, messo a punto da un team di ricercatori di Bristol guidati dal professor Jonathan Rossiter, è stato presentato in occasione del British Science Festival. Il vantaggio? Mantiene in funzione i muscoli, impedendone l'indebolimento

Da Bristol i “pantaloni giusti” (e robotici) per superare la sedia a ruote

Niente stampelle né deambulatori o sedie a ruote: potrebbe bastare, in un futuro non troppo remoto, un semplice paio di pantaloni per permettere ad alcune persone con disabilità di camminare autonomamente. Semplice non tanto: sono pantaloni “robotici”.

La notizia arriva dall'Università di Bristol e rimbalza sui media internazionali e italiani. A mettere a punto l'invenzione è un gruppo di ricerca guidato dal professor Jonathan Rossiter, che presentando il prototipo al British Science Festival, la scorsa settimana, ha dichiarato: «Come ingegnere che ricerca modi per aiutare le persone con lesioni alla colonna vertebrale, sono profondamente consapevole di come la perdita di mobilità possa influire sulla qualità della vita di una persona e come ripristinare quel movimento possa aiutarli. Dato l’incredibile numero di persone con disabilità (oltre 6,5 milioni di persone con problemi di mobilità solo nel Regno Unito) e la popolazione che invecchia, i dispositivi che migliorano la mobilità potrebbero aiutare un ampio segmento della popolazione».

Il gruppo di ricerca ha potuto contare su 2 milioni di euro di fondi Epsrc (Engineering and Physical Sciences Research Council), per realizzare il prototipo di questo innovativo ausilio, con il quale si spera di superare supporti convenzionali come il bastone, le sedie a ruote, gli scooter elettrici. Ma di cosa si tratta?

Semplificando, potremmo definirli dei pantaloni contenenti muscoli artificiali, che possono essere gonfiati con l'aria. La struttura, una volta gonfia, si contrae e si accorcia proprio come un muscolo, imitandone anche i movimenti.

A ispirare l'invenzione, è stato il film animato di Wallace e Gromit “The Wrong Pants”, con i personaggi in argilla. Di qui l'idea dei “pantaloni giusti”, una tecnologia “indossabile”, che potrebbe segnare una svolta non solo nella deambulazione, ma anche nella riabilitazione delle persone con difficoltà motorie. Un vantaggio fondamentale di questo tipo di auslio consiste infatti nel fornire assistenza, consentendo però alle persone di continuare a utilizzare i propri muscole ed evitandone quindi l'indebolimento, come invece accade con altri ausili tradizionale.

«Non vogliamo che le persone si indeboliscano – ha spiegato infatti Rossiter – ma cerchiamo un equilibrio tra la capacità assistiva e quella riabilitativa del dispositivo».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: prototipo (1), disabilità (172), ricerca (24)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)