Una scuola, mille storie

Bussetti lancia un bando da 50 milioni contro la povertà educativa. Per la prima volta anche gli istituti paritari potranno accedere ai fondi PON. Un traguardo importante per le scuole paritarie che arriva dopo un lungo percorso: l’accesso era previsto già dalla Legge di Stabilità 2017 e ha visto la necessità di una revisione dell’accordo europeo. La Fidae sin dal 2017 ha organizzato incontri e contatti con i referenti del ministero e l’Autorità di gestione del Programma, con l’obiettivo di porre all’attenzione la necessità di allargare alle paritarie la partecipazione ai bandi. Inoltre già a giugno aveva avviato dei percorso con seminari a distanza o in lezioni frontali, servizi di consulenza personalizzata per la presentazione delle iniziative e la loro rendicontazione. 

In Veneto  le famiglie meno abbienti possono beneficiare del buon libro. Fino a 200 euro il contributo previsto per il nuovo anno scolastico. Per avvalersi del contributo bisognerà fare domanda via web, a partire dal 16 settembre entro il 16 ottobre, al Comune di residenza. La somma totale messa a disposizione dal Ministero e dalla Regione Veneto ammonta quest’anno a 5.840.575,30 euro.

L'educazione civica torna a essere materia di studio obbligatoria con voto in pagella. Il primo agosto il Senato ha approvato definitivamente il provvedimento dopo il voto all'unanimità. «Oggi è una giornata storica! Finalmente ritorna l'educazione civica come materia obbligatoria nelle scuole. Un traguardo necessario per le giovani generazioni perché sono i valori indicati nella Costituzione a tenere unito il nostro Paese», ha scritto in un posto su FB il Ministro Bussetti. 

#AutoriVistaMare, su Instagram l’iniziativa del MIUR dedicata alle letture estive. Un racconto social per promuovere la lettura sotto l’ombrellone: quindici autori, nazionali e non, a partire dal 5 agosto saranno raccontati via social. aneddoti, curiosità e non solo per incentivare la lettura estiva. Appuntamento su Instagram alle ore 12, ogni giorno, da lunedì al sabato. E per mettersi Allan prova come lettori...anche dei piccoli quiz.

Approvato il decreto correttivo del decreto legislativo n. 66 del 2017, “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”. Il Presidente della FISH, Vincenzo Falabella, plaude il traguardo raggiunto, ma guarda già alla fase successiva, quella necessaria a rendere operative le disposizioni della norma. Tante le novità, a partire dall’assegnazione delle ore di sostegno, che verrà decisa d’intesa con le famiglie, sussidi, strumenti, metodologie di studio non saranno più elaborati in modo “standard”, in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente. 

I pasti serviti nelle mense scolastiche? Per un italiano su 4 non sono buoni. Il 71% di italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire cibi più sani per educare le nuove generazioni. Sono alcuni dei risultati dell'indagine condotta da Coldiretti/Ixè in riferimento a quanto stabilito dalle Sezioni Unite della Cassazione secondo le quali non esiste un “diritto soggettivo” a mangiare il panino portato da casa “nell’orario della mensa e nei locali scolastici” e la gestione del servizio di refezione è rimesso “all’autonomia organizzativa” delle scuole.

Ministro Bussetti: «Oggi sottoscritto il contratto di progetto più grande mai stipulato per la sicurezza dei nostri istituti». Il MIUR sigla accordi con BEI, Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) e la Cassa Depositi e Prestiti(CDP) per 1,5 miliardi di euro netti per la messa in sicurezza e l'ammodernamento delle scuole. «La scuola è lo scrigno ma anche la cassaforte dove riponiamo le sorti future del nostro Paese – ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – È il luogo dove si formano i nostri figli e dove crescono le future generazioni. È per questo motivo che i nostri edifici scolastici devono essere luoghi sicuri e protetti».

A Roma dal 2 al 4 ottobre, 200 studenti di scuole superiori e università di tutto il mondo si incontreranno per lo ZEROHackathon2019, un contest di idee incentrato sul tema dello sviluppo sostenibile. In particolare in questa terza edizione laccetto sarà posto sul ruolo dello sviluppo sostenibile per affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici nell’Artico, nell’Antartico e negli oceani.

Le vacanze estive sono iniziate da un po’. Scuole finite, esami conclusi. Le vacanze sono un momento importante per i bambini, le famiglie, i ragazzi. Si sa, sono concetti triti e ritriti, ripresi spesso anche nell’eterna discussione “compiti sì, compiti no durante le vacanze”. Ma le vacanze, polemiche a parte, sono opportunità per scoprire qualcosa di nuovo, allargare i propri orizzonti, conoscere culture e usanze diverse dalla nostra. Entrare in contatto con nuove abitudini, avere tempi più distesi per stare insieme. Sono opportunità per godersi un po’ di risposo, condizione sancita anche dalla convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia: «Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica». Ma quante famiglie possono permettersi una vacanza?

Il 61,7% dei candidati prende un voto superiore a 70/100, erano il 64,5% nel 2018. Giù i 60, in aumento le lodi 
(ma non i 100 ‘puri’) e i voti nella fascia 61-70. Ecco i primi dati pubblicati dal MIUR sull'esame di maturità 2019. In Veneto i diplomati con lode sono 364. 

Le vacanze si sa sono occasione per riposarsi, scoprire luoghi nuovi, visitare città e musei, fare lunghe passeggiate nei boschi o fresche nuotate in mare. Spesso sono anche suddivise fra mattinate ai centri estivi, pomeriggi a fare i compiti. Cosa facevano i nostri nonni e bisnonni per non annoiarsi? Che giochi avevano? E le pagelle di fine anno come erano? A Padova l'educazione non chiede mai! L'estate è l'occasione giusta per dare una sbirciatina fra libri e sussidi didattici, pagelle e foto di un tempo che fu. Ecco il Museo dell'Educazione che, insieme ad altre due realtà universitarie, il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e quello di Macchine “Enrico Bernardi”, è aperto gratuitamente al pubblico nel mese di luglio.

Un altro anno scolastico si è chiuso senza scomodare troppo i sonni del Paese. Su questo distratto silenzio incide forse il fatto che la scuola non costituisce più un ascensore sociale per le nuove generazioni. Inoltre, le modifiche apportate al sistema scuola ci hanno forse internazionalizzato, ma hanno in parte snaturato le tipicità più nostre, rendendole meno presenti nei programmi. Ed è inspiegabile come, nello scrigno d’arte in cui viviamo, restino cenerentole storia, storia dell’arte, musica, religione. Un Paese che tratta così la sua scuola è un paese che dice chiaramente ai suoi giovani che se ne sta fregando di loro. 

In Veneto i prof vanno a lezione di alternanza. In settembre parte il progetto sperimentale con le aziende. Si chiama "Si-Fa, la Scuola innovativa si fa spazio in Azienda" ed è finanziato con le risorse del Fondo sociale europeo 2014-2020. Obiettivo: potenziare l'alternanza scuola lavoro. In concreto i docenti andranno in visita nelle aziende per confrontarsi con imprenditori e tecnici su innovazione, proposte educative e formative e sull'esperienza di alternanza scuola-lavoro. 

Secondo Eraldo Affinati, scrittore e docente «le prove Invalsi mostrano una fotografia impietosa dell'istruzione italiana. Preoccupante lo scarto tra Nord e Sud». Vanessa Pallucchi, responsabile della Consulta Educazione e Scuola del Forum nazionale del Terzo Settore, invece commenta così i risultati dei test Invalsi per i ragazzi della terza media: «Studenti analfabeti? È in gioco la democrazia». Cosa fare? Spronare i ragazzi a leggere, non solo. Diventa sempre più importante riequilibrare lo scarto fra Nord e Sud. E poi c'è bisogno di insegnanti ed educatori capaci di orientare i nostri giovani ad un utilizzo creativo di tutti gli strumenti oggi presenti. 

I risultati delle prove Invalsi 2019 sono stati presentati alla Camera dei Deputati. Nel meridione male in matematica, ma migliora l’inglese. I risultati di italiano sono simili in tutta la penisola, ma la comprensione di un testo in Italiano è un problema per il 35% degli studenti. Da cosa dipende? Il ministro Bussetti afferma che il gap non è così enorme e che bisogna intervenire alla radice del problema. Secondo Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children i nuovi dati diffusi dall’Invalsi «confermano che nel nostro Paese la povertà educativa è una vera emergenza silenziosa che mina alle radici il futuro di moltissimi bambini e bambine e che quindi non può e non deve più essere ignorata».