"Città che legge": il bando per i comuni che promuovono la diffusione della lettura come valore

Riproposto anche quest'anno il bando "Città che legge", promosso dal Centro per il libro e la lettura d'intesa con ANCI, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani. 450 i comuni italiani che hanno ottenuto la qualifica, fra questi molti sono veneti. Tra le linee di intervento da finanziare, nel bando si sottolinea l'importanza di «favorire la cooperazione tra istituzioni scolastiche, biblioteche, enti locali, librerie, istituti culturali, istituzioni della formazione superiore, centri provinciali per l’istruzione degli adulti ed enti di ricerca per l’attivazione di iniziative di promozione della lettura nei territori» (art. 2, comma 1, lettera b) e «valorizzare e promuovere le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da istituzioni scolastiche, biblioteche, associazioni culturali e librerie, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione, ivi inclusi i soggetti, anche minori, ospedalizzati o detenuti» (art. 2, comma 1, lettera c).

"Città che legge": il bando per i comuni che promuovono la diffusione della lettura come valore

Camposampiero, Carmignano di Brenta, Montagnana, Abano Terme, Este, Piove di Sacco, Padova: sono alcuni dei comuni che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” 2018-2019 e che si impegnano quindi a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un patto locale per la lettura. Alcuni, come Padova e Piove di Sacco o Este, hanno bissato il risultato già ottenuto l’anno scorso. E con questa qualifica possono ora accedere al bando “Città che legge”, promosso dal Centro per il libro e la lettura. A disposizione 870 mila euro da distribuire a circa 450 comuni italiani. 

Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità, ne è consapevole il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani che ha deciso di promuovere e valorizzare quelle Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. «L’intento è – si legge nel sito del Centro per il libro e la lettura – di riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura, attraverso biblioteche e librerie, ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri, In vitro)».  In più l’amministrazione può attivare anche un Patto locale per la lettura : una collaborazione cioè continuativa tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise.

Cosa prevede il bando? 

Sono ammessi progetti di promozione della lettura che prevedano la collaborazione tra le biblioteche e le altre strutture presenti nel territorio comunale, nono solo scuole o  istituti educativi, ma anche associazioni culturali, teatri, librerie, centri sportivi, consultori, circoli ricreativi. E ancora si invita alla diffusione della lettura ad alta voce nei primi anni di vita e alla promozione di iniziative di diffusione dei libri e della lettura tra gli adolescenti come occasioni di apprendimento, confronto e socializzazione e anche fra gli anziani.

Dal Bando usciranno 24 progetti “esemplari” da promuovere e sostenere con il finanziamento economico del Centro allo scopo di creare un ecosistema locale favorevole alla lettura. I comuni possono presentare la propria domanda di ammissione al finanziamento entro il prossimo 30 settembre. Per qualunque informazione si prega di scrivere esclusivamente all’indirizzo: cittachelegge@beniculturali.it.

Este... "Città che legge": 

Este riceve per il secondo anno la qualifica di "Città che legge" e in effetti la Biblioteca Civica di Este è una “seconda casa” per molti atestini: con 35.000 prestiti nel 2017 (+ 2,21% rispetto al 2016), è in pole position tra quelle appartenenti alla Rete Padova 3 che raggruppa 20 biblioteche operanti nell'area compresa tra Este, Montagnana e la fascia entro l'Adige. La Biblioteca di Este è anche capofila per i servizi di coordinamento.

«Ci stiamo impegnando fortemente per migliorare e potenziare i servizi, i sostegni e i progetti per l'infanzia – rivela Roberta Gallan, il sindaco - la Biblioteca Civica ha avviato numerose attività gratuite da febbraio fino a tutto maggio a favore della lettura, per gli allievi delle scuole di Este, dai nidi alle scuole secondarie di I° grado. Non è mai troppo presto per avvicinare i bimbi ai libri e all'ascolto di letture. Abbiamo consegnato a maggio anche il kit “Nati per leggere” a 91 neo genitori atestini: la lettura ad alta voce di mamma e papà è un gesto d'affetto, ma anche fortemente educativo. Esistono libri per l'infanzia che piacciono anche agli adulti e aiutano loro stessi a riscoprire il piacere della lettura».

Largamente utilizzata è anche la postazione di autoprestito/restituzione collocata dal 2016 all'ingresso della sede di via Zanchi, con 2.916 movimenti registrati: oltre ai libri cartacei, in stragrande maggioranza, sono compresi i multimediali (ossia dvd e audiolibri). Nel 2017 Este ha provveduto all'aggiornamento del suo patrimonio con 1.274 nuovi documenti, mentre ha immesso nella circuitazione interbibliotecaria provinciale - molto utilizzata e apprezzata dagli utenti - quasi 4.500 dei propri documenti (ricevendone però circa 4.700 dalle altre biblioteche a favore degli utenti atestini). L’analisi degli utenti attivi (cioè gli iscritti che effettuano almeno un prestito all'anno) rivela che essi sono aumentati di ben 473 unità (+8,61%), per un totale di 5.967 nel 2017. Quasi 20.000 le connessioni dalle postazioni pc fisse o attraverso WiFi, utilizzate in particolare nelle aree destinate allo studio personale (Sala Computer e Aula Studio).

Una valutazione complessiva sull'identità delle moderne biblioteche riguarda anche la specificità di Este, che vede relativamente ridimensionarsi il ruolo di raccolta-prestito di documenti a vantaggio della natura di nuovo luogo di aggregazione sociale e spazio pubblico per le idee della comunità, con speciale vocazione per la formazione permanente: in ciò rientra tutta la sfera di attività di promozione della lettura e di animazione artistico-culturale organizzate dalla Biblioteca Civica di Este.

Degno di nota è il progetto “Nati per Leggere”, che coinvolge 70 bambini con le loro famiglie e si svolge sia nelle sedi degli Asili nido che presso la Biblioteca stessa. Poi ci sono le consuete visite delle Scuole dell'Infanzia, e di alcune prime classi della Primaria:  quest'anno ben 380 allievi con i propri insegnanti hanno potuto conoscere la Biblioteca cittadina, in particolare la Sala Bimbi, partecipando agli incontri animati. E ancora, 192 allievi della Primaria hanno partecipato a laboratori creativi e a mini-laboratori di scrittura; 115 allievi della “Carducci” hanno approfondito il tema del rapporto tra letteratura e storia e in particolare l'Alto Medioevo grazie al collegamento con il Museo Nazionale Atestino.

E durante l’estate la Biblioteca non va in vacanza: anzi, oltre a proporre numerosi eventi culturali per tutte le età, amplia l'offerta per studiare al fresco, in aula e in giardino. Fino al 14 settembre, infatti l'orario di apertura al pubblico dell'Aula Studio della Biblioteca Civica di Este è il seguente: Lunedì, martedì, giovedì e venerdì 8.30-19.00, mercoledì 8.30-14.00, sabato 8.30-12.00.

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Fonte: Comunicato stampa
Redattore sociale (www.redattoresociale.it)