Fism. Per riaprire a settembre è necessaria un’alleanza educativa tra scuola e famiglia

Scuole dell'infanzia e servizi educativi: come riaprire a settembre? Ecco la riflessione di Luigi Morgano, Segretario Nazionale Fism. Bisogna innanzitutto considerare i servizi 0-6 anni come un diritto ad essere educati e non esclusivamente come luoghi in cui portare i bambini per sgravare i genitori che lavorano. E ancora, servono indicazioni omogenee, ma è impensabile adottare una soluzione rigidamente identica per tutto il territorio nazionale.  Non è una ristrutturazione solo degli spazi di apprendimento, ma anche di quelli relazionali. E ancora: quali criteri adottare per stabilire quali bambini possono rientrare? E come far fronte alla carenza di insegnanti in possesso del titolo di studio prescritto e come sostenere gli oneri economici connessi? La questione è quindi molto complessa, perché allora non prevedere già da ora una sperimentazione, in alcune realtà rappresentative del più ampio contesto italiano, ovviamente autorizzata, ben definita, tutelata, con una adeguata copertura economica per i costi che ne derivano?

Fism. Per riaprire a settembre è necessaria un’alleanza educativa tra scuola e famiglia
Scuola dell’infanzia e servizi educativi: come riprendere a settembre? Su questo riflette il segretario nazionale della Fism, Luigi Morgano, in un editoriale che sarà pubblicato sul numero 254 di “Prima i bambini” di marzo-aprile.«Mentre in Italia l’attenzione è focalizzata soprattutto sul segmento della scuola secondaria superiore, ritengo che il punto di partenza su cui avviare la riflessione è il bambino in età 0–6 e il suo diritto a essere educato, per costruire ipotesi coerenti di riapertura: non è certo...