Vacanza è anche esperienza formativa. Ma non sempre la famiglia può permettersela

Le vacanze estive sono iniziate da un po’. Scuole finite, esami conclusi. Le vacanze sono un momento importante per i bambini, le famiglie, i ragazzi. Si sa, sono concetti triti e ritriti, ripresi spesso anche nell’eterna discussione “compiti sì, compiti no durante le vacanze”. Ma le vacanze, polemiche a parte, sono opportunità per scoprire qualcosa di nuovo, allargare i propri orizzonti, conoscere culture e usanze diverse dalla nostra. Entrare in contatto con nuove abitudini, avere tempi più distesi per stare insieme. Sono opportunità per godersi un po’ di risposo, condizione sancita anche dalla convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia: «Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica». Ma quante famiglie possono permettersi una vacanza?

Vacanza è anche esperienza formativa. Ma non sempre la famiglia può permettersela
Il viaggio, la vacanza intesa come trascorrere qualche giorno lontano da casa, con la propria famiglia è un’esperienza formativa e di crescita che ogni bambino dovrebbe sperimentare. In questo rientrano anche i campiscuola, quelli fatti con il gruppo parrocchiale, ma anche quelli organizzati da associazioni o altre realtà, così come i campi degli scout. Purtroppo però la vacanza non sempre rientra nei piani di una famiglia e spesso emerge, leggendo gli indicatori sul disagio economico, che le difficoltà aumentano al...