Il maggiordomo di quartiere per far crescere le relazioni al Crocifisso

Il progetto di inclusione sociale, ideato da Fondazione La Casa e cooperativa Città solare in collaborazione con il Csv di padova e Rovigo, ha l'obiettivo di facilitare le relazioni di quartiere e farle crescere, grazie al coinvolgimento dei giovani del Servizio civile universale.

Il maggiordomo di quartiere per far crescere le relazioni al Crocifisso

In questi anni di pandemia molti sono stati i cambiamenti che hanno portato a un totale stravolgimento della quotidianità di molti. Dall’incertezza e dalla paura per il futuro fino al disperdersi delle relazioni e delle reti sociali instaurate. Le categorie più fragili sono state ovviamente le prime a soffrirne, come quella degli anziani, dei disabili e delle persone in difficoltà socio-economica. Situazioni già complesse ulteriormente aggravate dalle limitazioni nella conoscenza, nell’uso o nell’accesso alle tecnologie, strumenti assolutamente necessari per sopperire alla mancanza di vicinanza fisica vincolata alle normative Covid. 

In un quadro generale così instabile, il Servizio civile e i suoi volontari hanno dovuto affrontare una grande sfida, non solo durante la pandemia, ma soprattutto a posteriori, dovendo ricostruire e re-instaurare dinamiche e pratiche di socialità e inclusività precedentemente logorate.  

Su questo focus ha deciso di strutturarsi il programma 2022/2023 del Servizio civile universale “Rigener-Azioni 2030. Creiamo comunità inclusive e solidali” presentato da Csv Padova e Rovigo del quale fa parte il progetto “Il Servizio civile per una società inclusiva, ness@ esclus@!” che ha coinvolto, tra varie associazioni e cooperative, Fondazione La Casa e la cooperativa Città Solare del rione cittadino Crocifisso.  

Gli enti del terzo settore hanno deciso di porre al centro le necessità dei singoli e della comunità, istituendo uno sportello sociale dal nome “Il Maggiordomo di quartiere” dove due operatori del servizio civile universale svolgono un ruolo di supporto alla comunità. 

È uno sportello gratuito e accogliente che si pone come obiettivo non solo l’aiuto burocratico, tecnologico e quello relativo alle piccole faccende, ma anche il fare da “ponte” per instaurare nuove relazioni, consolidare quelle già esistenti e creare una rete di solidarietà e supporto soprattutto per i soggetti fragili, considerando la natura stessa del luogo in cui si inserisce. Il rione Crocifisso, infatti, si caratterizza per un alto numero di residenti anziani e per la presenza di numerose palazzine popolari, oltre a essere un luogo ricco di aspetti multiculturali in cui anche diverse generazioni si incontrano. Ma la zona è però anche fortemente isolata e scarna di elementi che ne definiscano l’identità, dove il valore della “collettività” sembra avere difficoltà a radicarsi. 

Una sfida grande, ma non impossibile, che punta al benessere collettivo attraverso l’aiuto e la cittadinanza attiva: una possibilità di enorme crescita per tutti i soggetti coinvolti, dai residenti del rione ai giovani del Servizio civile, un progetto sociale che speriamo faccia fiorire la comunità del Crocifisso.

Aurora Pasqualini

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