Sinodo diocesano

Mons. Claudio Cipolla è pronto a vivere il Sinodo con tutta la Diocesi. «Partiamo senza sapere cosa troveremo, ci fidiamo dello Spirito santo. Scegliamo insieme la Chiesa che vogliamo». Il vescovo Claudio racconta il sogno di una Chiesa missionaria, attenta alle persone, specie i poveri, in cui si fa esperienza di umanità e di calore. Ed elenca alcuni cantieri aperti: l’iniziazione cristiana, gli organismi di comunione, le unità pastorali. Ma il compito di comprendere a quale realtà annunciare il Vangelo spetta alla “commissione preparatoria”

Il 19 maggio 2018, in una Cattedrale gremita ed emozionata, si è concluso il Sinodo dei giovani della Chiesa di Padova. È stato un cammino bello e coraggioso, che ha permesso ai giovani di raccontarsi, riconoscendo i pieni e i vuoti delle proprie esistenze, e che ha lasciato in chi lo ha vissuto il gusto delle cose buone.

«Quando mi chiedono quando è stato celebrato l’ultimo – spiega mons. Stefano Dal Santo – rispondo con una battuta: mai». Quello del 1957, convocato da Bortignon, pur avendone la forma giuridica, si configurò come un “corso di aggiornamento”

«Dopo un lungo cammino di discernimento comunitario – ha scritto il vescovo Claudio ai cristiani della Diocesi – nell’ottobre scorso ho recepito favorevolmente il consiglio autorevole dei due organismi di comunione diocesani – Consiglio pastorale diocesano e Consiglio presbiterale – arrivando a proporre il Sinodo diocesano per un volto rinnovato di Chiesa in questo tempo inedito».

Domenica 16 maggio 2021, solennità dell’Ascensione: una data storica per la Chiesa di Padova, che entrerà negli annali. In questa giornata, infatti, con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Claudio Cipolla, in Cattedrale a Padova (ore 16.30), verrà dato annuncio solenne – Indizione – che la Chiesa di Padova vivrà il Sinodo diocesano. Contemporaneamente in altre 14 chiese del territorio diocesano si celebrerà l’Eucaristia e al termine ci sarà un collegamento con la Cattedrale per ascoltare le parole del vescovo.

Ci aspettiamo molto da questo Sinodo, il vescovo Claudio ci ha caricati! – racconta Gianni Tonellotto, delegato vicariale in consiglio pastorale per Cittadella – Mi ritengo fortunato perché ho potuto veder nascere e poi svilupparsi nelle diverse fasi questo progetto. Non fare cose nuove ma fare tutte nuove le cose: questo abbiamo colto. Ci ha invitati a essere Chiesa aperta, interrogarci e ascoltarci per proporre con voce nuova il vangelo».