E se la diversità fosse una differente normalità? È questa la domanda che suggerisce la storia di Alessandro Pedrin, Enrico Balestra, Enrico Ortile, Ludovico Lancia e Nicola Barzon, cinque ragazzi accomunati da una diagnosi di disturbo dello spettro autistico, che lavorano insieme in un network di cooperative sociali che operano tra Selvazzano Dentro, Saccolongo e Padova.
Storie
Luisa Chelotti, padovana d’adozione, ha cominciato da giovanissima – leggendo Salgari – ad appassionarsi ai viaggi. Ne ha intrapresi 150, molti anche accompagnando gruppi. In Cina è stata 16 volte e, per un anno, ha insegnato alle guide turistiche locali. È di nuovo in partenza
Ai più il nome di Barbara Millicent Roberts non dirà molto. E nemmeno sapere che è nata a Willows, in Wisconsin, Stati Uniti, il 9 marzo del 1959, 64 anni fa per l’esattezza. Ha il profilo di una donna americana di successo, al mondo si presenta come Barbie ed è la bambola più venduta al mondo.
Oratori “di villa” tra Sandon e Fossò. Dagli atti che documentano le visite pastorali, conservati nell’archivio della Curia vescovile, emerge la presenza – nei secoli scorsi – di sette chiesette di proprietà di nobili famiglie veneziane e padovane. Poche le tracce rimaste
Viaggio alla tomba del vescovo Luigi Pellizzo nella sua natia chiesa parrocchiale, dove volle essere sepolto: così si configura la giornata che un gruppo di preti e laici padovani vivranno a Faedis, in provincia di Udine – giovedì 23 marzo – nel centenario delle incresciose, forzate dimissioni dalla sede episcopale padovana, retta per 16 anni con mano «energica, lungimirante e fattiva», come ricorda la storica Liliana Billanovich, che al presule friulano ha dedicato una prolungata, rigorosa ricerca, su documenti d’archivio padovani e vaticani sintetizzata nel volume Luigi Pellizzo vescovo a Padova 1907-1923 (Il Poligrafo, 2014, pp. 290).
Tradizione e innovazione, un binomio molto sentito in agricoltura. Soprattutto quando convive all’interno di una stessa famiglia dall’animo imprenditoriale, come i Peruzzi di Megliadino San Vitale, in provincia di Padova, titolari di alcune società e aziende agricole che lavorano circa 250 ettari e che da qualche anno sono state quasi integralmente convertite alla coltivazione biologica.
Stefania ricorda ancora quando le dissero che suo figlio, 18 mesi appena, non sarebbe mai stato come gli altri bambini.
La tradizione Don Lazzaro Lazzaroni nel 1640 fonda la “Compagnia dell’abito nero” la cui eredità è viva ancora oggi e ha donato al paese l’amore per la vecchia chiesa di Santa Maria
Anguillara ha da sempre incrociato la sua storia con quella della Veneranda Arca del Santo, proprietaria di una porzione enorme di terreni. Fino agli anni Settanta... Quando l’Arca decise di vendere la gran parte dei terreni a imprenditori lombardi, il popolo alzò la voce e avviò una lotta su vari livelli. Si puntò soprattutto a estendere il diritto di prelazione, modificando una legge nel 1965. Ciò avvenne tra 1976 e 1977
L’euforia nello sguardo di Magdalene è alle stelle. Essere a Roma, in Italia, per la prima volta in vita sua è già un privilegio che mai avrebbe pensato di vivere.
C’è Varg che ha il pelo completamente bianco, quasi candido; poi Steel che è soprattutto nero, con parte del muso e zampe bianche; Robin color agouti (è un tipo di colorazione della pelliccia in cui ogni pelo mostra due o più bande di pigmentazione e l’aspetto generale risulta grigiastro con parti bianche); Rookie è piebald, cioè a macchie scure su un manto bianco; Jegger è grigio, caratteristico dei lupi.
Campoverardo. Grazie all’opera del circolo Noi e di un altro gruppo di volontari sono state recuperate e restaurate altre tre antiche epigrafi. Con la loro valorizzazione, si è creato un piccolo percorso museale esterno sulla storia del paese del Veneziano
Da Cittadella alla Cina. Nel 2009, Cristina – dopo aver vissuto infanzia e adolescenza con la famiglia in Cile, tra progetti di accoglienza, studio e vita di parrocchia – si è trasferita in una metropoli con 25 milioni di abitanti. Qui vive con alcune bambine orfane e disabili
Debora Spolverato, classe 1974, nata nel mese di Maria, «quando il risveglio della primavera è già accesa di colori e profumi», come ama dire, è un’artista che ha sempre vissuto in mezzo ad acquerelli e colori pastello, delicati, leggeri, un po’ impalpabili.
Emilio Scudellaro. Non ha ancora 18 anni quando, il 21 aprile 1918, viene mandato in guerra. Muore quello stesso anno... Di lui, di cui ha sempre visto la foto a casa dei nonni, ha voluto conoscere di più Alberto Sturaro. Fino a farlo inserire nell’Albo d’oro dei caduti della Grande Guerra