Storie

Lo stadio Appiani rimane nel cuore dei tifosi del Padova, come la vera casa dei biancoscudati. Carico di ricordi e gloria, ha visto tutte le "grandi" inchinarsi di fronte all'energia trasmessa alla squadra di casa dai tifosi accalcati appena a ridosso del campo. Settant'anni di pallone nel cuore della città, dall'epoca gloriosa di Rocco agli anni tristi della C fino alla massima serie riconquistata nel 1994. Quando la squadra si spostò all'Euganeo...

Viktor Staudt. 18 anni fa si è buttato sotto un treno. Salvo per miracolo, ma con le gambe amputate, ha iniziato la sua seconda vita: guardando in faccia la depressione e viaggiando per raccontare il suo difficile percorso, diventato anche un libro di successo.

Il progetto “Voices of 9/11” (“Le voci dell’11 settembre”) ha raccolto migliaia di testimonianze in un archivio digitale online dove accanto alle storie dei 2.977 caduti sotto le Torri, si raccontano le vite dei sopravvissuti e dei soccorritori. “Voices of 9/11” non è solo un luogo di memoria, anche se raccoglie 85mila fotografie delle vittime, ma è anche una Ong che da ben 17 anni si occupa di guarire le ferite provocate sia dagli attacchi terroristici alle Torri Gemelle, sia dagli eccidi più vari che feriscono le comunità

Dalla malattia della madre alla scoperta di un mondo di sofferenza. Michele Farina lo racconta in un libro e un festival unico nel suo genere. Dal 14 al 16 settembre a Levico Terme la seconda edizione dell'Alzheimer fest, momento di confronto e d'incontro tra malati, esperti, associazioni.

Da quattro generazioni la famiglia Magnabosco è custode dei cinque cimiteri inglesi sull'Altopiano di Asiago. Sull’Altopiano sono custodite le spoglie dei soldati inglesi che nel 1918 difesero il fronte dall’avanzata tedesca, la maggior parte morti nella battaglia del Solstizio del 15 giugno.

La storia dei 60 anni del CTG - Centro Turistico Giovanile della Saccisica, nato a Piove di Sacco nel 1958, si intreccia con la storia del suo fondatore don Lino Bertin, dell'attuale presidente Lia Miotto e dei molti volontari che hanno fatto un pezzo di strada insieme.

Elisa è un avvocato e ha deciso di dedicare un tempo della sua vita per vivere a Cittadella Cielo a Frosinone formandosi al volontariato internazionale, presentando il suo servizio e facendo il cammino di “Arte di amare”. Un percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore ideato da Chiara Amirante. Nella sua esperienza è stata fondamentale proprio la missione in Brasile per fare contatto con se stessa in una parte profonda e per rendersi conto di quelle piccole-grandi dipendenze che non le permettono di essere pienamente libera

16 anni, argentina, costretta dalla nascita sulla sedia a rotelle, è autrice di cinque libri. Il primo lo ha scritto a 7 anni. L’ispirazione le giunse dall’incontro con i nausa, animali simili ai procioni che si possono incontrare vicino alle cascate argentine. “Parlandone con un amico, mi ha proposto di scrivere un libro. Dissi di sì”. Da allora non si è più fermata

Bright Eguabor viene dalla Nigeria, ha 32 anni ed è in Italia dal 2011. Ha fatto un lungo viaggio, a piedi, con mezzi di fortuna, su un barcone. In Italia si è subito dato da fare per imparare la lingua e trovare un lavoro. Si è cimentato nell'agricoltura e ora sta svolgendo un tirocinio alla cooperativa sociale Coislha a Padova.

Fabio è affetto dalla sindrome di Down e, fin da piccolo, si è rivelato ricco di simpatia e di affetto, aperto alla dimensione relazionale, desideroso di svolgere un ruolo significativo dentro la comunità. Tutti, infatti, lo conoscono come il “vice capo”, dove “il capo” nel suo frasario è il sacerdote, l’assistente spirituale della Fondazione

Perché tanti studenti liceali e universitari chiedono di vivere con i giovani e con gli altri ragazzi del Centro le loro vacanze? Perché Irene quest’anno è venuta a fare il suo servizio a Simone nonostante il giorno dopo la fine del turno estivo abbia dovuto sostenere un importante esame all’università? Forse perché una paradossale bellezza si manifesta in Simone e negli altri ragazzi, soprattutto i più gravemente colpiti, e attira il cuore, muovendolo alla danza

La liturgia è davvero il momento della sintesi, in cui ogni cosa è presentata a Dio e ricapitolata nel Signore: le attese, le speranze, le gioie e le tristezze dei ragazzi trovano le parole o i gesti giusti, pur nella riduzione del vocabolario e senza l’ornato dell’eloquio, per scaturire dal cuore e puntare dritto a quello dei presenti. Alcuni di loro ormai da tanti anni esprimono questo ministero all’interno di ogni messa