550 anni dalla morte delle beata padovana Eustochio. La croce cura i mali dello spirito

Nel 550° anniversario della morte di Lucrezia Bellini, l’urna con il suo corpo viene traslata domenica 10 febbraio dalla chiesa  di San Pietro  alla cattedrale, dove resterà per un anno. Beata Eustochio Una breve vita aggrappata al crocifisso per fare delle sofferenze, fisiche e spirituali, uno strumento di salvezza.

550 anni dalla morte delle beata padovana Eustochio. La croce cura i mali dello spirito
Era il 13 febbraio del 1469 quando si chiusero per l’ultima volta, nel monastero padovano di San Prosdocimo, gli occhi di suor Eustochio, al secolo Lucrezia Bellini. Aveva appena 25 anni ma il male l’aveva logorata al punto da non concederle respiro, da farle agognare l’eterno riposo tra le braccia del Padre. Un male personale che si chiamava demonio. A 550 anni di distanza la Chiesa di Padova ricorda questa sua beata con una cerimonia che domenica 10 febbraio apre l’anno giubilare a lei dedicato: una solenne processione...