Medici senza frontiere. «Vado contro i muri»

Ama la speranza il medico anestesista Sandro Zorzi che lavora con Medici senza frontiere: «Ho visto la differenza che facciamo essendo lì, aiutando e non semplicemente guardando quello che succede. I sacrifici sono molti, ma i sorrisi che si guadagnano e le vite  che si cambiano sono sufficienti per fare il medico in questo contesto»

Medici senza frontiere. «Vado contro i muri»
Speranza è l’emozione che Sandro Zorzi ha vissuto nella sua ultima campagna in Sud Sudan. Speranza è l’emozione scelta tra le cinque che Medici senza frontiere Italia ha chiesto di declinare ai suoi operatori: dolore, rabbia, paura, gioia e speranza.Sandro Zorzi è un medico anestesista padovano, di 36 anni, che lavora con Msf e che ha iniziato la sua esperienza umanitaria nel 2004 con il coordinamento della presenza nel Darfur. Un destino, quasi, visto che la sua ultima missione è stata proprio nel Sud Sudan, il Paese...