Partire per Cristo. Chi sono i nuovi missionari della Diocesi di Padova? Perché hanno scelto di "prendere il largo"?

La chiamata è arrivata nei luoghi più diversi. Per qualcuno sulla strada, accanto agli ultimi. Per altri in comunità, dopo anni di teologia studiata. Per altri ancora, la chiamata è stata materica, nitida: attraverso la voce del vescovo o nei lunghi anni di servizio investiti in parrocchia. Le mille strade dei sei missionari fidei donum che si apprestano a partire da Padova, nel nome del Vangelo, hanno toccato con mano la loro radice comune nella veglia di venerdì 12 ottobre – la cattedrale gremita.

«Vi manda la Chiesa. Vi manda questa Chiesa, la vostra famiglia che vi ha generati, anche con qualche errore magari, che vi ha cresciuti e che ora vi permette di andare – ha detto il vescovo Claudio a loro e agli altri 21 inviati di Medici con l’Africa Cuamm e dell’Operazione Mato Grosso – Siete inviati e alla fine dovete rendere conto e restituire il vostro camminare, le vostre preghiere sollecitate dai poveri, tutto quello che i poveri sapranno tirare fuori di bello da dentro di voi».

Partire per Cristo. Chi sono i nuovi missionari della Diocesi di Padova? Perché hanno scelto di "prendere il largo"?
E nei volti dei quattro laici e dei due preti che da qui all’inizio del 2019 partiranno per le missioni diocesane la trepidazione era evidente.Per Alessandro Brunone e Francesca lo Verso l’Ecuador, Guayaquil, la missione padovana… sarà tutta una grande sorpresa: nel Paese dell’America Latina non hanno mai messo piede, ma la logica del fidarsi e affidarsi la conoscono bene. Basta dire che – padovano lui, ferrarese lei – si conoscono al Missio meeting di tre anni fa a Thiene e dodici mesi dopo convolano a nozze; adesso...