Santissima Trinità *Domenica 12 giugno 2022

Giovanni 16, 12-15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Dio si fa conoscere a chi cerca con passione

Nel brano del Vangelo di questa domenica sono riportate alcune parole che Gesù ha donato ai suoi amici durante l’intensa e drammatica ora dell’ultima cena. È lui, il Figlio, a parlare, indicando ai suoi amici l’intensità dell’esperienza vissuta come unica e inesauribile fonte cui attingere continuamente per essere in grado di capire quel che vivranno e scegliere le strade che il futuro domanderà di percorrere. Presenta lo Spirito Santo come colui che guida alla comprensione di quanto ancora non capiscono, e identifica la fonte della sua parola nel Padre. 
Padre, Figlio, Spirito Santo: è la domenica della Santissima Trinità, una festa in cui contempliamo quel che crediamo: la vita del Signore Dio.
Chi è Dio? Che cosa sappiamo di lui? Come possiamo descriverlo? Come provare a dire qualcosa di lui che non lo allontani dalla vita che viviamo? Come si può parlare di lui se non se ne fa esperienza? Cosa si può dire di lui se la fede che proclamiamo non ha fatto di noi dei suoi amici e testimoni?

C'è un episodio descritto nella Bibbia in cui il grande Mosè chiede a Dio di poterlo finalmente vedere. Il dialogo tra lui e Dio è descritto al capitolo 33 del libro dell’Esodo ed eccone un estratto: «Mosè disse a Dio: "Mostrami la tua gloria!". Rispose: "Farò passare davanti a te tutta la mia bontà (…) ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo". Aggiunse il Signore: "Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere"».
Questo versetto ci ricorda e insegna che la vera conoscenza, anche per ciò che riguarda le cose della fede, deve rimanere sempre umile. Se una persona ritiene il proprio modo di credere e di interpretare la fede come esclusivo, completo e unico, allora, quella persona, a mio parere, è ancora lontana da Dio.
Mi piace pensare che la risposta di Dio a Mosè si possa anche motivare, “tradurre”, in questo modo: «Mosè, nessun modo di conoscermi, di incontrarmi, di descrivermi, di celebrarmi, di annunciarmi, di testimoniarmi, di studiarmi… potrà mai dire tutto di me. Nessuno, neanche tu, anche se siamo amici e ci conosciamo da anni...».

Ma – qualcuno potrebbe dire – se Dio non si può vedere e conoscere pienamente, allora che significato e che valore ha la fede? Se Dio non si può conoscere, come si può credere in lui? Se le cose stanno così, noi in che cosa crediamo?
Per rispondere a queste domande, per capire chi sia il Dio in cui crediamo, dobbiamo guardare a Gesù. È lui che con la sua vita ci ha fatto conoscere, ci ha rivelato e reso manifesta la vita di Dio e il suo modo di mettersi in relazione con noi.  
Torno a ripetere: per provare a capire qualcosa di Dio, il Vivente, più che rompersi la testa con ragionamenti più o meno interessanti o andare a cercare raffinate definizioni, è necessario tornare (sempre!) a confrontarci con la concretezza della vita di Gesù.  
Gesù compie gesti molto concreti e umani per rivelarci chi è Dio. Con quel che ha fatto e detto ci ha aiutato a capire che Dio sta sì in ciò che è stato detto, ma che è anche in quel che si può dire; sta nel passato e nel nuovo e nel futuro; ce lo ha rivelato come luce e vita; come cambiamento, accoglienza, sguardo che incontra; come colui che aiuta a considerare il bene e a viverlo; come colui che non scappa ma che dà compimento a quel che si è iniziato; è colui che ricomincia, ascolta, abbraccia e guarisce; è colui che sta dentro a ciò che si vive e che si vede, ma che sta e porta anche oltre; è colui che sa aspettare, che tiene aperta la porta di casa; colui che ospita e che lasciandosi ospitare e aiutare rivela che anche imparare a ricevere è divino; è sguardo di misericordia e parola di perdono; è coscienza di sé e liberazione dal male, anche da quello che non si sa nominare; è colui che toccando si lascia toccare; è colui che torna a cercare chi si è perduto; colui che offre, accarezza, sfama, benedice e si commuove; colui che in ogni cosa, anche attraverso la peggiore, sa offrire ciò che serve per diventare più veri e migliori; è colui che traccia il cammino… In una parola sola, amore.   
Dalla vita di Gesù imparo la vita della Trinità, di Dio.

Certo, ci sono delle cose che Gesù ha fatto e detto che lasciano perplessi, cose che secondo il nostro modo di giudicare la vita non sembrano del tutto efficaci per raggiungere la felicità (il nome di ciò che, più o meno consapevolmente, cerchiamo nelle varie età della vita), ed è per questo che ci dice: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso». Abbiamo bisogno di esperienza e di tempo per scoprire che ogni passo in avanti nel capire la verità della Vita è testimonianza che lo Spirito sta agendo in noi. Per questo, credere vuol dire rimanere umili, a tutte le età, e considerare che non abbiamo mai capito tutto, imparato tutto, vissuto tutto e che la Vita è sempre “oltre”, che Dio è sempre “oltre” ogni nostra definizione, che ciascuno di noi può andare sempre “oltre” quel che ha raggiunto. Sì, molte cose dobbiamo ancora capire e vivere, per questo è importante scegliere di età in età e di tempo in tempo, modi di essere e di fare che somiglino a quelli di Gesù e che aiutino i desideri, i pensieri a non arrugginire, e che diano impulso nuovo all’entusiasmo e rinnovamento alle scelte, perché Dio si fa conoscere a chi lo cerca e a chi cerca con passione.

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