Corruzione, il virus ormai ha attecchito nel profondo

Un milione e 900 mila lavoratori che hanno verificato scambi di favori o denaro quanto meno inopportuni. Quasi 12 milioni che conoscono personalmente qualche “raccomandato”. E il 7,9 per cento delle famiglie è stato coinvolto direttamente in eventi corruttivi. Il recente report pubblicato dall’Istat restituisce l’immagine di un’Italia tutt’altro che vaccinata da Tangentopoli e, soprattutto, “geograficamente” perfino sorprendente nell’illegalità, sempre più evidente anche a Nordest.

Parla il Procuratore di Reggio Calabria: la ‘ndrangheta non ha confini, paga in contanti e “droga” l’economia

Disciplina, una rete di contatti e affari che scavalca i continenti, tanti soldi e infiltrazioni nella politica: Federico Cafiero De Raho spiega le ragioni del "successo" della più radicata e potente organizzazione criminale italiana. Un "anti Stato" che sottrae risorse alle imprese e ruba il lavoro alle persone oneste. E la Chiesa? "Sta costruendo una cultura della legalità", vera arma contro i mafiosi.

La Mafia in Veneto c’è. Basta saper guardare

Un convegno del Siap ha fatto il punto sulle infiltrazioni della malavita nel territorio regionale. Tanto più pericolose perché oggi non serve più il controllo militare del territorio, né tantomeno pagano le azioni eclatanti: più utile infiltrarsi nell’economia con la propria forza economica. Ecco perché c'è bisogna di una nuova attenzione ai reati “spia”, dalle turbative d’asta alle truffe ai fallimenti societari, per poter risalire alle associazioni di tipo mafioso.

Gli issimi di Campagna Lupia al Caffè 21 marzo, simbolo di legalità a Battipaglia

Ci saranno anche una ventina di giovanissimi del vicariato di Campagna Lupia, accompagnati da cinque dei loro educatori e da un assistente, al campo estivo organizzato dall’organizzazione Libera di don Ciotti a Battipaglia (provincia di Salerno) dall’8 al 14 agosto. Giorni di amicizia, dialogo, servizio per sostenere il Caffè 21 marzo, locale confiscato alla mafia e oggi modello di economia pulita e socialità.

Nascosta e silenziosa, ma la camorra allunga le mani anche sul Veneto

Veneto, una regione «a forte infiltrazione camorristica», che nel 2015 ha visto raddoppiare il numero di beni confiscati alle organizzazioni criminali. I numeri e le mappe aggiornate sono contenute nello studio “Le mafie liquide in Veneto. Forme e metamorfosi della criminalità organizzata nell’economia regionale”, realizzato da Unioncamere e Libera-associazioni, nomi e numeri contro le mafie, nell’ambito dell’ormai pluriennale protocollo di intesa sottoscritto a Venezia nel 2012, che hanno scelto di renderlo pubblico il 23 maggio in occasione della ricorrenza della strage di Capaci.