Un milione e 900 mila lavoratori che hanno verificato scambi di favori o denaro quanto meno inopportuni. Quasi 12 milioni che conoscono personalmente qualche “raccomandato”. E il 7,9 per cento delle famiglie è stato coinvolto direttamente in eventi corruttivi. Il recente report pubblicato dall’Istat restituisce l’immagine di un’Italia tutt’altro che vaccinata da Tangentopoli e, soprattutto, “geograficamente” perfino sorprendente nell’illegalità, sempre più evidente anche a Nordest.
Disciplina, una rete di contatti e affari che scavalca i continenti, tanti soldi e infiltrazioni nella politica: Federico Cafiero De Raho spiega le ragioni del "successo" della più radicata e potente organizzazione criminale italiana. Un "anti Stato" che sottrae risorse alle imprese e ruba il lavoro alle persone oneste. E la Chiesa? "Sta costruendo una cultura della legalità", vera arma contro i mafiosi.
Legambiente presenta il rapporto. Nel 2016 sono stati 25.889 i reati ambientali accertati su tutto il territorio nazionale: 71 al giorno, circa 3 ogni ora. La Campania in testa alla classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia, la Liguria è la prima del Nord.
Un convegno del Siap ha fatto il punto sulle infiltrazioni della malavita nel territorio regionale. Tanto più pericolose perché oggi non serve più il controllo militare del territorio, né tantomeno pagano le azioni eclatanti: più utile infiltrarsi nell’economia con la propria forza economica. Ecco perché c'è bisogna di una nuova attenzione ai reati “spia”, dalle turbative d’asta alle truffe ai fallimenti societari, per poter risalire alle associazioni di tipo mafioso.
Il presidente di Libera parla di una Regione macchiata d’infiltrazioni criminali. Ma in questa terra veneta che gli ha dato i natali, una nuova rivoluzione al femminile si sta opponendo alla mafia, pronta a farsi veicolo di legalità e giustizia per amore dei figli.
Ci saranno anche una ventina di giovanissimi del vicariato di Campagna Lupia, accompagnati da cinque dei loro educatori e da un assistente, al campo estivo organizzato dall’organizzazione Libera di don Ciotti a Battipaglia (provincia di Salerno) dall’8 al 14 agosto. Giorni di amicizia, dialogo, servizio per sostenere il Caffè 21 marzo, locale confiscato alla mafia e oggi modello di economia pulita e socialità.
Veneto, una regione «a forte infiltrazione camorristica», che nel 2015 ha visto raddoppiare il numero di beni confiscati alle organizzazioni criminali. I numeri e le mappe aggiornate sono contenute nello studio “Le mafie liquide in Veneto. Forme e metamorfosi della criminalità organizzata nell’economia regionale”, realizzato da Unioncamere e Libera-associazioni, nomi e numeri contro le mafie, nell’ambito dell’ormai pluriennale protocollo di intesa sottoscritto a Venezia nel 2012, che hanno scelto di renderlo pubblico il 23 maggio in occasione della ricorrenza della strage di Capaci.
In molte piazze d’Italia, nello scorso fine settimana, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti ha allestito dei gazebo per presentare gli “Spaghettoni Venti Liberi”, prodotti con il grano coltivato sui terreni confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative di “Libera Terra” insieme con i produttori che ne condividono il progetto di riscatto dall’illegalità.
Riparte da Piove di Sacco la Carovana Internazionale antimafie. Tema prescelto per l'edizione 2015 "Le periferie al centro". Nel mese di giugno ha percorso oltre 3.000 chilometri, attraversando 25 città.