Attentato al premier Fico. Jancisinova (portavoce vescovi), “clima di tensione. Non è tempo di odio ma di dialogo sincero”

Katarína Jančišinová, portavoce della Conferenza episcopale slovacca: “Il presidente della Chiesa cattolica, mons. Bober ha invitato i fedeli a pregare e a chiedere la pace per il nostro paese e per tutte le persone. Molto dipende dall'atteggiamento personale di ciascuno di noi. È necessario un cambiamento interiore, la volontà di non nutrire odio, ma di avviare un dialogo sincero e uno sforzo per cercare i punti comuni nella vita personale e pubblica”

Attentato al premier Fico. Jancisinova (portavoce vescovi), “clima di tensione. Non è tempo di odio ma di dialogo sincero”

Sono stabili ma gravi le condizioni del primo ministro slovacco Robert Fico, colpito da tre colpi di arma da fuoco a Handlova. E’ stato sottoposto a un intervento chirurgico di cinque ore dopo essere stato ferito a Handlova, a circa 150 chilometri a nord-est della capitale Bratislava. “Il paziente aveva ferite multiple da arma da fuoco. Le sue condizioni sono stabilizzate, ma molto gravi”, ha detto questa mattina la direttrice dell’ospedale di Banská Bystrica, Miriam Lapuniková, dove Fico è ricoverato. “Durante la notte i medici sono riusciti a stabilizzare le condizioni del premier”, ha assicurato il ministro della Difesa slovacco, Robert Kaliňák davanti all’ospedale. Fico è ora ricoverato nel reparto di rianimazione. Durante una conferenza stampa il presidente eletto della Slovacchia, Peter Pellegrini, ha invitato i partiti a sospendere la campagna elettorale per le elezioni europee in programma l’8 giugno. L’aggressore è un “lupo solitario”. Si tratta di Juraj Cintula, un uomo di 71 anni di Levice. “L’ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo”: sarebbero queste le prime parole dell’uomo, durante l’interrogatorio con la polizia secondo quanto riportato da alcuni media locali. Il Sir ha raggiunto Katarína Jančišinová, portavoce della Conferenza episcopale slovacca.

Dopo questo attentato, in tutta Europa sono state espresso parole di sgomento e condanna. Ma che clima si respira oggi in Slovacchia?

In Slovacchia si avvertono tensioni, emozioni e passioni e, in qualche misura, paura di come si evolverà la situazione. Naturalmente, la prima priorità è che il Primo Ministro Robert Fico guarisca. Il presidente della Chiesa cattolica, mons. Bober ha invitato i fedeli a pregare e a chiedere la pace per il nostro paese e per tutte le persone. Molto dipende dall’atteggiamento personale di ciascuno di noi.

È necessario un cambiamento interiore, la volontà di non nutrire odio, ma di avviare un dialogo sincero e uno sforzo per cercare i punti comuni nella vita personale e pubblica.

Ve lo aspettavate un simile atto di violenza?

Nonostante l’evidente tensione, credo che nessuno si aspettasse un atto così condannabile. In ogni caso, l’assassinio non è la soluzione per trovare una via d’uscita da una situazione di tensione.

L’attacco è avvenuto a pochissimi giorni dalle elezioni europee. Quale monito lancia questo gravissimo fatto di cronaca alla politica del Paese e a quella internazionale ed europea?

Le elezioni del Parlamento europeo sono un’occasione per fare una scelta personale ponderata e per eleggere candidati che rappresentino in Parlamento valori che favoriscono il rispetto e la stima reciproca, nonché valori cristiani che contribuiscono concretamente alla costruzione di una stabile comunità democratica di nazioni.

Ma come ricostruire oggi un clima di fiducia tra i cittadini e le istituzioni?

Come ho già detto, dobbiamo iniziare da noi stessi, essere umili gli uni verso gli altri. La vera conversione viene dall’interno di ogni persona.

Avere un dialogo è difficile, ma non impossibile.

Invece di affermare se stessi, è bene creare uno spazio per ascoltare l’altro e approfondire una collaborazione costruttiva.

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Fonte: Sir