Orientarsi nella transizione eco-sociale

Forse solo papa Francesco aveva creduto nella possibilità che la Cop 28 a Dubai – la “Cop dei petrolieri” – potesse assumere la decisione storica di un accordo esplicito per l’abbandono dei combustibili fossili

Quanto sta avvenendo in queste settimane con le proteste di una parte del modo agricolo evidenzia gli ostacoli e la forte opposizione che incontrano le politiche di cambiamento necessarie per contrastare la crisi climatica, la perdita di biodiversità e l’inquinamento.

Nel difficile e complesso cammino della transizione ecologica e sociale, la transizione energetica – cioè il passaggio da una società e un’economia fondata sui combustibili fossili a una decarbonizzata in cui l’energia è prodotta prevalentemente da fonti rinnovabili – assume una rilevanza fondamentale e non più rinviabile.

Come promuovere una cittadinanza nel segno dell’ecologia integrale? È stata questa una delle domande guida del 20o seminario nazionale sulla Custodia del creato della Cei che si è svolto il 4 aprile scorso a Roma.

Uno degli ambiti in cui si gioca la transizione energetica è rappresentato dalla elettrificazione della mobilità che in Europa e in Italia pesa per circa un terzo sulle emissioni di gas serra e per questo rappresenta un settore particolarmente rilevante sul quale è necessario agire per contrastare la crisi climatica riducendo le emissioni di CO2 . La strada della decarbonizzazione dei trasporti è già stata intrapresa.