Chiesa nel mondo

Cogliamo l’occasione dell'Anno della preghiera indetto da Papa Francesco per rivisitare la qualità della nostra preghiera. Incontrare il Signore, anche nel deserto, è attenderlo nel silenzio, è fermarsi nella solitudine in Lui, è dare un nome alla Sua presenza, è mettersi in ascolto, è divenire consapevoli che Egli è sempre presente nella nostra vita, in quella degli altri, nella storia, anche quando ce ne dimentichiamo. Lasciandoci amare, coltiviamo uno stile cristiano che riflette costantemente una vita di fede

Quante vite ha cambiato questa invocazione costante e silenziosa, quante strade ha percorso e attraversato, ridonando il respiro dello Spirito ai cercatori della verità, quelli che con poca istruzione teologica, o semplicemente con poca attitudine allo studio, pure si incamminano verso l’incontro col mistero. Essi la recitano nei centri delle città, negli affollati mezzi che le percorrono mentre si recano al lavoro, a scuola, in cerca di senso e di vita. Proprio questa Vita lasciano discretamente respirare in loro, in attesa che la volontà di Dio si realizzi, tra i paradossi e le contraddizioni del mondo in cui vivono

George Anton e madre Maria del Pilar, dalla parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza, raccontano la vita nella Striscia, tra paura e speranza, a oltre sette mesi dallo scoppio della guerra. La fede come appiglio e 'la presenza' di Papa Francesco che ormai "è uno di noi!"

“Il tema della natalità mi sta molto a cuore”. Il Papa ha iniziato con queste parole il suo intervento alla quarta edizione degli Stati generali della natalità, in corso a Roma, presso l’auditorium di via della Conciliazione. “Realismo, lungimiranza e coraggio” le parole chiave del suo discorso.

Nella cappellina del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma è un continuo e silenzioso pellegrinaggio di medici, studenti, pazienti, parenti. Fin dal mattino presto c'è chi cerca conforto nella fede per la propria guarigione o quella di una persona cara, chi esprime gratitudine per un esito positivo tanto atteso, chi semplicemente trova sollievo nel silenzio del luogo. Lo sguardo di tutti è rivolto verso la statua della Vergine Maria posta da lunedì accanto all’altare. È quella della Madonna del Carmine, a Trastevere venerata anche con i titoli Madonna Fiumarola o Madonna de' Noantri, dalla Festa de' Noantri che si celebra ogni anno a fine luglio nel quartiere

Fu Bonifacio VIII a dare origine al Giubileo cristiano. Tuttavia, l’idea non nacque nella mente del Pontefice e neppure in quella dei suoi stretti collaboratori. Grazie al Libro sul centesimo anno o Giubileo, del cardinale Jacopo Stefaneschi, possiamo infatti conoscere gli antecedenti della decisione che spinsero infine Papa Caetani a concedere al mondo la "pienissima" remissione dei peccati

Papa Francesco, con la Bolla "Spes non confundit", ha indetto ufficialmente il Giubileo Ordinario 2025. La pace per il mondo, il primo segno di speranza del Giubileo, che comincerà il 24 dicembre e terminerà il 6 gennaio 2026. La richiesta di "forme di amnistia o di condono" per i carcerati e l'invito alle diocesi ad aprire l'anno giubilare il 29 dicembre. "Preoccupazione per la denatalità" e rinnovo della proposta di un Fondo mondiale per eliminare la fame, con i proventi delle armi

Si è concluso oggi a Sacrofano (Roma) il XVIII Convegno nazionale di Pastorale giovanile sul tema “Domine quo vadis?”, “Signore, dove vai?”. Subito dopo le conclusioni di don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile, alcuni dei partecipanti hanno tracciato per il Sir un primo bilancio delle giornate appena vissute a partire dal tema, dalle premesse e dagli obiettivi prefissati del Convegno.

Si terrà a Roma da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto 2025, il Giubileo dei Giovani: ad annunciarlo don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) della Cei, chiudendo oggi a Sacrofano (Roma) i lavori del XVIII Convegno nazionale di Pastorale giovanile sul tema “Domine, quo vadis?”, “Signore, dove vai?”.

Numerosi i temi oggetto delle relazioni e dei dialoghi nei tre giorni del convegno, a cominciare dal rilancio di quelli delineati da Papa Francesco in occasione del 60° anniversario della nascita dell’Ufficio catechistico nazionale: la nuova evangelizzazione, l’importanza della liturgia come momento naturale per la catechesi e l’importanza della comunità

Il racconto di chi ha affiancato per lunghi anni il fondatore del movimento di Comunione e liberazione. “Era un uomo e un prete controcorrente. Il suo messaggio appare oggi ancora più essenziale, vero e necessario”. “La vita cristiana consiste nell’appartenenza alla Chiesa e quindi alla comunità”