1428: a Monteortone apparve la Madonna

Era il 28 maggio del 1428 quando la Madonna apparve a Pietro Falco, guarendolo e indicandogli il luogo dove era sommerso un quadro con la sua immagine. Ritrovata grazie ad accurate ricerche la data esatta, si è deciso per la prima volta quest’anno di festeggiarla con una serie di iniziative religiose e culturali che culmineranno sabato 31 maggio alle 21, con una rievocazione storica dei fatti che hanno dato origine al santuario mariano.

Redazione

«Accurate ricerche e deduzioni hanno portato a determinare, con un notevole grado di sicurezza, che la data esatta in cui il reduce Pietro Falco vide la Madonna che lo guarì e gli indicò dove era sommerso un quadro con la sua immagine era il 28 maggio del 1428». E così, spiega mons. Danilo Zanella, parroco moderatore dell’unità pastorale di Monteortone, si è deciso per la prima volta quest’anno di festeggiarla con una serie di iniziative preparate già da domenica 25 a martedì 27 maggio con il rosario solenne recitato prima della messa delle 18. Mercoledì 28 alle 9.30 la festa religiosa si aprirà ancora con la recita del rosario cui seguirà la benedizione con l’acqua della fonte dell’apparizione. Quindi l’incontro mariano con bambini e genitori della scuola dell’infanzia, la messa a cui sono particolarmente invitati i gruppi Frutto di Medjugorje. Nel pomeriggio, alle 15.30, una novità assoluta: l’incontro di preghiera per i giovani studenti che stanno per affrontare gli esami di maturità, con benedizione e consegna della penna che useranno agli esami. Un modo per sentire vicina la Madonna nella vita di tutti i giorni. Alle 17.30 si reciterà il rosario biblico a cui seguirà la benedizione della Natività di Maria, eseguita da Giampietro Pittarello riproducendo l’opera di Jacopo da Montagnana. Alle 20.30 sul sagrato del santuario si terrà un concerto di brani mariani interpretati dalla Banda filarmonica aponense di Monteortone cui seguirà l’incontro di preghiera in santuario con i gruppi del rosario delle tre parrocchie dell’unità pastorale con la partecipazione della corale di Tramonte.

Alla festa religiosa farà seguito una manifestazione che unisce devozione e cultura: sabato 31 maggio alle 21, sempre nel sagrato, verrà messa in scena la “Historia” di Giacomo Filippo Tomasino, una rievocazione storica dei fatti che hanno dato origine al santuario mariano, basata sul primo documento che riporta quanto tradizionalmente tramandato sull’apparizione della Vergine a Monteortone nel 1428. Il Tomasino, canonico secolare di San Giorgio in Alga e vescovo di Cittanova d’Istria, è lo storico padovano che nel 1644 diede alla stampa non solo i fatti miracolosi legati all’apparizione, ma anche le testimonianze di grazie e miracoli, ancora oggi testimoniati da centinaia di ex voto, e la vita di fra Simone da Camerino, uno dei primi agostiniani che diedero vita alla comunità religiosa di Monteortone di cui oggi i Salesiani e la parrocchia hanno raccolto l’eredità spirituale. La solenne rappresentazione, diretta da Marino Massarotti, s’intreccia di recitazione, musica e coreografie coinvolgendo più di settanta persone tra attori, musicisti, coristi, comparse, ballerini. Il testo e buona parte delle musiche sono originali: «Ho voluto ricostruire – spiega Marino Massarotti, che è anche autore del testo e in scena interpreta il Tommasino – l’atmosfera che ha accolto quegli eventi che sfidavano ogni umana comprensione, gli stupori, gli entusiasmi, le storie particolari. C’è il carro degli appestati e la madre che vi depone la figlia morta, c’è una battaglia d’armigeri, c’è la festa di popolo per la fine della pestilenza, c’è la Madonna che versa l’acqua di cielo attinta da un angelo; attorno alla fonte miracolosa 12 bambini “portatori di luce” vestiti di bianco si raccoglieranno in preghiera con un cero in mano. Verranno letti anche i testi di alcuni ex voto: uno in particolare è di un padovano scampato alla battaglia di Lepanto». Ai partecipanti verrà distribuito il testo dello spettacolo per poterlo seguire meglio. L’ingresso è a offerta libera.

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