Mese: Maggio 2014

Amministrative. Un voto alle persone, oltre i partiti

Cittadini attenti alla qualità dei candidati locali, indipendentemente dai vari raggruppamenti e dalla collocazione politica delle liste in gara. Tra i sindaci molte conferme ma anche volti nuovi. Domenica 8 giugno tre ballottaggi nel Padovano. L’effetto Renzi non basta al centrosinistra per sbaragliare il campo. Centrodestra e Lega mantengono il governo in parecchi paesi e non mancano le novità di aggregazioni inedite.

Le Pen trionfa con i voti cattolici

Un praticante su cinque ha scelto il Front National. La preoccupata analisi di Jérôme Vignon, presidente delle Settimane sociali: «I cattolici hanno votato per Le Pen nonostante le raccomandazioni dell'episcopato, molto impegnato per l'Europa. È un cattolicesimo di identità che rifiuta il messaggio della chiesa cattolica che chiede di far posto allo straniero e di dargli ospitalità. Siamo divisi anche su papa Francesco».

Noi tutti “siamo” comunicazione

Papa Francesco nel suo messaggio per la 48ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali ci propone una rivoluzione copernicana: «La comunicazione è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica». Poi il messaggio ci dice qualcosa su "chi è l'uomo", sulla sua ontologia. Possiamo riassumerlo così: l'uomo ė un essere comunicante, e la comunicazione si realizza nella prossimità. Infine con l'icona del Samaritano ci dice che comunicare è prima di tutto incontrare.

Con il ricavato si ristruttura la chiesa

A Fiesso d’Artico si festeggia in onore della Santissima Trinità dal 6 al 16 giugno. Tanti gli ingredienti di questo appuntamento: cinquanta volontari, i gruppi parrocchiali (Caritas, Ac, scuola dell’infanzia, missionario...), piatti prelibati e tanto sport.

«Nel pluralismo di Renzi c’è la dottrina sociale»

Il sociologo Franco Garelli valuta la scatto culturale: «È un grande segnale di discontinuità rispetto al recente passato. Finalmente non vince la rivendicazione, la protesta, il mandiamoli tutti a casa, la tabula rasa, ma vince chi in qualche modo offre una speranza ragionata». E ancora: «La sua è una sinistra libera dalle categorie del passato e che aggredisce il presente».

Sondaggi, l’ennesima brutta figura

L'ennesimo flop dei sondaggi interroga gli addetti ai lavori. L'opinione di Giorgio De Carlo, trevigiano, direttore generale dell’istituto Quaeris: «Sempre più incertezza tra gli elettori, un voto estremamente mobile». E sul risultato amministrativo: «Ormai sappiamo che la politica nazionale non influisce. Altrimenti Ivo Rossi a Padova avrebbe vinto a mani basse…».

Il Veneto svolta a sinistra?

Alle elezioni europee di domenica scorsa, per la prima volta, si è rotto un incantesimo: il maggiore partito del centrosinistra è il più votato in gran parte della nostra regione, dove supera il 37 per cento. Ma proprio perché il voto è mobile e sempre meno ideologico, il risultato delle elezioni regionali del prossimo anno è tutto in gioco. Chi pensa di avere già la vittoria in tasca, rischia cocenti delusioni.