Mese: Ottobre 2014

Nessuna benedizione ai gay. «Ma la chiesa sia una casa paterna»

Il dibattito tra i padri sinodali si è scaldato fino a farsi sempre più partecipativo e appassionato. Al centro della riflessione, la questione dell'accesso all'eucaristia per i divorziati risposati e le proposte per accelerare le dichiarazioni di nullità dei matrimoni. Analizzata anche la "procedura amministrativa" per la nullità mediante la dichiarazione diretta del vescovo diocesano.

Tempo di “scelte coraggiose”. Nella gradualità

Sinodo sulla famiglia: ribadita dai padri sinodali la necessità di "riconoscere elementi positivi anche nelle forme imperfette che si trovano al di fuori" del matrimonio sacramentale. Risuonata l'urgenza di "scelte pastorali coraggiose" su separati, divorziati non risposati, divorziati risposati. Per le persone omosessuali ("hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana"), la chiesa deve essere "casa accogliente".

Cosa deve fare la chiesa con i giovani conviventi? Cacciarli? No, sostenerli

Intervistato dal quotidiano di Buenos Aires La Naciòn, il pontefice ha parlato della situazione internazionale, della sfida di aggiornare la chiesa e della necessità di avvicinarsi ai giovani. Sullo stile del Sinodo: «Che tutti possano esprimere le proprie idee in tutta libertà. La libertà è sempre molto importante. Altra cosa è il governo della chiesa, che è nelle mie mani, dopo le consultazioni del caso».

Sinodo sulla famiglia: franchezza e ascolto a cominciare dai matrimoni nulli

Il papa ha indicato lo stile sinodale, improntato alla "parresia" evangelica. Nella relazione del cardinale Péter Erdő affrontati tutti i nodi culturali e pastorali sui quali i padri sinodali si confronteranno. Dalle convivenze che hanno sostituito il matrimonio alla posizione dei divorziati risposati civilmente. Nella consapevolezza, però, che c'è «un patrimonio di fede chiaro e ampiamente condiviso».