Papa Francesco ha scelto l'inno alla carità della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi come "Magna Charta" per i nuovi porporati. Cordiale stretta di mani con Benedetto XVI. Ai cardinali ha ricordato che «chi vive nella carità è de-centrato da sé». E ancora: «Quella cardinalizia è certamente una dignità, ma non è onorifica». Dunque, «un cardine, un perno, un punto di appoggio» per la vita della comunità.
È una traccia indelebile quella lasciata da Francesco fra gli ospiti stranieri del "Campo Arcobaleno". Nella parrocchia di Santa Maria del Soccorso, guidata da don Mario Maggioni, a soli 200 metri dalle baracche, si respira l'aria delle villas miserias che Bergoglio ha lasciato a Buenos Aires. Ma qui si tocca con mano la chiesa in uscita e che non fa rumore.
Le none, come tuti sa, no le xe altro che le mame de le nostre mame o dei nostri papà, e quando, (ormai mezo secolo fa) la fameja gera un sacrario de afeti che no xe gnanche possibile spiegare al nostro tempo.
Dal discorso di insediamento del nuovo presidente giungono due criteri di carattere etico prima ancora che giuridico. È imparziale chi ama il prossimo come se stesso. È corretto chi ragiona e sa tenere nel giusto conto anche le ragioni altrui. Ma non sempre l’imparzialità mette al riparo da scelte scorrette.La riflessione di Giuseppe Trentin, in anteprima per i soli abbonati all'edizione digitale della Difesa.
Online un sito per "il matrimonio senza impegno". Il matrimonio finto è rivolto a un ampio target: da chi non ha nessuna intenzione di sposarsi sul serio a chi potrebbe ma magari è meglio una prova generale, per arrivare a coppie di vario genere in attesa di una qualche forma di legalizzazione.