Mese: Maggio 2015

Attenzione genitori: dal “selfie” al porno, il passo è breve

Indagine del Ceis. Ben il 30 per cento dei giovani intervistati dichiara di aver posato per realizzare "selfie" con foto provocanti, spesso ritraenti comportamenti sessuali espliciti. In più, il 22 per cento del campione – con una prevalenza dei ragazzi di terza media – afferma di aver scommesso più volte on line e riconosce di essere a rischio "ludopatia".

Radicalità e fecondità. Questa è la vita dei religiosi

Offrono una testimonianza comune e una forma specifica propria dei fondatori. Non sono uguali a qualunque battezzato e neanche sono uguali tra loro. La loro esperienza evangelica è un potente antidoto contro la mediocrità, la superficialità, il consumismo, il secolarismo. Ovvero, nei confronti di quegli atteggiamenti che anestetizzano la vita cristiana.

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Il mese della Madonna, regina di un mondo scomparso

Nel mondo dei campi del me tempo, la zente sto mese lo ciamava solo “El mese de la Madona”. Na fede sensa ombre e tanti capitei spampanà par le campagne in onore de la Mama de Gesù. Alora, in quel picolo mondo dei paesi, girava come scola de vita proverbi e modi de dire, uno de questi recitava: «Se Dio no vole, nessun Santo pole». «Solo che la Madona – continuava don Giovani – la xe so mama, de Gesù, e come a le nosse de Cana, la ga un potere più grande de ogni altro santo».

La Difesa del popolo in guerra: dalla neutralità all’intervento

La posizione dei cattolici. La vita della popolazione colpita dagli eventi bellici. La difesa dei preti ingiustamente accusati di disfattismo... Tutto questo e non solo nel primo capitolo dell'ebook sulla Grande guerra, curato da Lorenzo Brunazzo, che pubblichiamo questa settimana. L'obiettivo è rileggere il drammatico evento di cento anni fa attraverso il racconto in diretta del nostro settimanale che allora era attivo già da sette anni (nella foto, profughi di guerra di Arsiero, nel Vicentino). Scarica la prima puntata dell'e-book "La Difesa del popolo in guerra" in allegato

Maggio 1915: dalla speranza della pace alla certezza della guerra

Nei primi due numeri di maggio 1915 ricorrono assillanti sulle prime pagine della Difesa gli interrogativi: “L’Italia vuole o non vuol la guerra?” (9 maggio), “Si va o non si va in guerra?” (16 maggio). Nel primo numero del mese l’articolista si dichiara convinto che ormai l’entrata in guerra sia inevitabile, ma avverte che è illusione pensare di far fuori il nemico in quattro e quattr’otto, per potersi sedere bellamente al tavolo dei vincitori. E così, infatti, sarà…Acquista la prima pagina del 30 maggio 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.

24 maggio 1915, l’Italia entrava in guerra

Cento anni fa, nella notte tra il 23 e il 24 maggio, il primo colpo di cannone sparato dal forte Verena dava il via alla Grande guerra. Nell'anniversario un fascio di luce collegherà il “dominatore dell’Altopiano” con le cime del Trentino a segnare la fine delle frontiere. Perché oggi la sfida è quella di saldare ricostruzione identitaria e accoglienza. Per scoprire tutti gli appuntamenti in calendario nel fine settimana registrati gratuitamente al sito.