Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo: "Le famiglie di oggi sono tutte bisognose di misericordia, cominciando da quelle più sofferenti". Affrontati i temi più delicati: dalla "nullità" del vincolo ai divorziati risposati, alle unioni fra omosessuali. La proposta di "istituire nelle diocesi un servizio stabile di consulenza". Il ruolo delle donne nella formazione dei sacerdoti.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Le parole di Francesco entrano nella storia: "Da parte della Chiesa cattolica vi chiedo perdono. Vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!". I valdesi hanno ricambiato chiamandolo "fratello". L'impegno comune per l'evangelizzazione e la cura dei poveri.
L’unità di tutti i gruppi parrocchiali continua a dare vita a una sagra, in onore dei santi Pietro e Paolo, che esiste da decenni. È l’occasione, dal 26 al 30 giugno, per chiudere in bellezza l’anno pastorale e continuare a pagare patronato e scuola dell’infanzia.
In festa dal 25 giugno al 5 luglio per due fine settimana a partire dal giovedì. Il punto forte è lo stand gastronomico che in questa decima edizione vede anche l’esordio della carne di bufala a grandissima richiesta del pubblico. Le tradizioni culinarie in prima fila, ma è forte il legame col patrono san Tommaso
Quasi un mese di festa della comunità per la parrocchia di Cornegliana, nell'unità pastorale di Due Carrare. «Vogliamo costruire una famiglia di famiglie anche attraverso momenti ludici, oltre che a partire dalla Parola di Dio», spiega il parroco don Luciano Baccarin. La manifestazione, dal 24 giugno al 19 luglio, sarà anche l'occasione per abbracciare don Alessandro Fusari, prete novello e parrocchiano, per tante edizioni organizzatore di “E...state a Cornegliana”.
Domenica 21 giugno il vescovo Antonio Mattiazzo ha salutato, in una concelebrazione solenne in cattedrale, la diocesi che ha guidato per ben 26 anni. Presenti sacerdoti e laici, numerose anche le autorità civili e militari che hanno rivolto il solo saluto al vescovo, oltre alla comunità africana che ha voluto donargli un "kit" per la sua prossima missione in Etiopia nella prefettura apostolica di Robe. «Spero che il mio successore sia migliore di me – ha confidato mons. Mattiazzo ai giornalisti – la diocesi di Padova è complessa, ma la macchina è pronta basta guidarla». E ancora: «Spero che venga nominato presto, la voglia di partire è tanta».Per vedere la fotogallery iscriviti gratuitamente al sito.
Un anno fa, alla festa di San Gregorio Barbarigo, il vescovo ripercorreva con i preti della diocesi il suo cammino. Dal seminario agli anni trascorsi a Roma, dal servizio diplomatico al ritorno in città per gestire un periodo denso di cambiamenti. «Quella da vescovo è un'esperienza che ha messo a dura prova la mia persona, facendo emergere doti ma anche carenze e difetti che prima non avevo percepito».Iscriviti gratuitamente al sito per leggere l'articolo.
Ha voluto anche accarezzare, in un fuori programma, la Sindone "di carne", un gruppo di malati e disabili. È sceso dalla "papamobile" e li ha salutati, baciati e accarezzati uno per uno. Parole forti ha riservato al dramma del lavoro, suggerendo «un patto sociale e generazionale». Una scossa ai giovani: «Vivete, non vivacchiate!». L'incoraggiamento alla famiglia salesiana e l'abbraccio con il Cottolengo