Mese: Giugno 2015

La carità è il volto intrinseco della fede

Il 18 giugno, alla Scuola della Carità in piazza del Santo, il gesuita Jean Paul Hernandez e padre Alessandro Ratti dialogano su “Cibo e spiritualità” per aprire alla condivisione e alla relazione fraterna come segno di ringraziamento di quanto ricevuto.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.

La Caritas antoniana fa crescere gli orfani di Sumatra

Scuole medie e superiori e una nuova piantagione di salak più rispettosa dell'ambiente sono gli obiettivi del progetto chiave della Caritas antoniana per il 2015. Soprattutto in occasione del Giugno antoniano, la raccolta fondi è destinata agli orfani di Sumatra

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Il Transito di sant’Antonio all’Arcella: momento di forte devozione

Lo scorso anno furono 10 mila i partecipanti alla rievocazione storica dell’ultimo viaggio di Antonio messa in scena dalla compagnia del Piccolo teatro del Ponte. Oltre cento volontari garantiscono la buona riuscita di questo intenso momento devozionale che si svolge venerdì 12 giugno, dalle 20.30 partendo da piazzale Azzurri d'Italia all'Arcella.Ecco il nostro speciale che accompagna i giorni del Santo.

Contro la corruzione non basta la repressione. Cura solo i sintomi

Ben venga la repressione, sia la più radicale, per applicare finalmente la legge dove si procedeva per agglutinazione malavitosa di interessi. Ma sappiamo che non basta. Sia nei partiti sia nella pubblica amministrazione sono saltati i sistemi interni di controllo. Ormai legati solo all'iniziativa della magistratura, che non può che intervenire a cose fatte.

Da Sarajevo l’urlo del papa contro ogni guerra

Il papa in Bosnia Erzegovina, il moloch figlio degli accordi di Dayton, incontra i rappresentanti croato, serbo e bosgnacco e sottolinea che il paese ha un posto in Europa. Il suo "mai più la guerra" risuona nello stadio di Kosevo dove chiede di non essere "predicatori di pace", quanto piuttosto "operatori di pace, cioè coloro che la fanno". Rivendicato il ruolo delle religioni nel percorso di riconciliazione.

Sarajevo attende il papa della fiducia tra le religioni

Mancano poche ore all'arrivo di papa Francesco in Bosnia e Erzegovina. Ifet Mustafic, consigliere per le relazioni interreligiose della comunità islamica: «È il tempo di ricominciare a fidarsi gli uni degli altri». Mons. Luigi Pezzuto, nunzio apostolico in Bosnia Erzegovina: «Il papa non viene solo per i cattolici ma per incentivare il dialogo… È positivo che si intendano i capi, ma coinvolgere la società civile lo è altrettanto».