Rispetto al 2009, le copie diffuse in Italia ogni giorno sono scese da 5,2 a 4 milioni. Cinque anni fa c'erano 11 testate gratuite con 65 edizioni locali per 4 milioni di copie e oggi ne rimangono solo due con mezzo milione di copie. La cannibalizzazione della pubblicità da parte delle tv ha sottratto risorse al settore cartaceo. E già oggi il 38% della pubblicità mondiale va su Google.
Parlare del tempo de la miseria, che xe sta quelo de le me elementari, col calamajo de l’inchiostro impirà sul banco e l’astucio co la scatola dei penini novi come quela che tegneva la maestra par le necessità de emergensa.
La Conferenza episcopale italiana ha proposto di celebrare, la vigilia del Sinodo, una notte della luce: tutte le diocesi sono invitate ad essere, la sera del 3 ottobre, in piazza San Pietro per pregare con il Papa perché il Sinodo faccia risplendere in pienezza la luce di Dio sulle famiglie. La preghiera anche nelle comunità e l'invito ad accendere in ogni casa una candela e metterla sulla finestra.
Gli psicologi stanno analizzando i disturbi arrecati dall'uso compulsivo dei social da parte dei giovanissimi. Evidenziati frequenti disturbi del sonno, come il rischio dell'insorgere di altre pericolose malattie mentali. Inoltre la piazza virtuale è percepita come uno spazio aperto al bullismo digitale. La ricetta di Heather Cleland Woods dell'Università di Glasgow: introduciamo il "tramonto digitale".
La Difesa non legge la guerra che comincia ormai a manifestarsi nella sua brutalità, come un “castigo di Dio” per i peccati dell’uomo, ma piuttosto come il suicidio di una società secolarizzata che ha perduto i suoi riferimenti morali e intellettuali lasciandosi travolgere dall’egoismo. E trova anche l'assenso di insospettabili intellettuali del mondo laico...Acquista la prima pagina del 19 settembre 1915 in formato digitale ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre la comunità di Taggì di Sotto è in festa per l’antica sagra. La comunità è in attesa del nuovo patronato che sarà pronto a maggio.
Padova e Mantova caratterizzano lo scudo diviso nelle due metà di colore rosso (colore della carità, dell’amore e del sangue) e argento, simbolo di trasparenza, scelto dal vescovo Claudio Cipolla. Nella brocca un chiaro riferimento a san Prosdocimo, primo vescovo di Padova, battezzatore ed evangelizzatore delle genti venete. L'incontro tra Gesù e Bartimeo al centro del motto.