Mese: Ottobre 2015

La famiglia non è una rete che fa prigionieri ma che libera

Così Papa Francesco durante l’udienza generale di questa mattina, rivolgendo il pensiero al lavoro dei padri sinodali nei 13 Circoli Minori riuniti a pochi metri da piazza San Pietro. L’importanza cruciale della questione del “linguaggio” con cui annunciare alle famiglie di oggi la “buona notizia” del Vangelo è stato uno dei temi maggiormente dibattuti.

“Il Sinodo non è un parlamento, legge la realtà con il cuore di Dio”

Papa Francesco ha aperto il sinodo e indicato la via da seguire. Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale, ha sottolineato come il Sinodo abbia suscitato uno "straordinario interesse e l’attiva partecipazione di tutto il popolo di Dio". Il cardinale Péter Erdő, relatore generale, ha indicato i binari lungo i quali si snoderà la riflessione: verità e misericordia, dottrina e pastorale. Escluse pressioni mediatiche sui lavori sinodali.

Quanta distanza tra il brusio dei social e la vita vera

Due società di ricerca hanno posto le stesse domande (su fatti di attualità, sulla politica e sui prodotti commerciali) con due modalità differenti: off line e on line. I risultati dei questionari sono molto diversi. Alcuni temi sono sembrati importantissimi agli utenti dei social mentre venivano percepiti da tutti gli altri come meno rilevanti. Per non parlare del gradimento politico.

Inizia il Sinodo, la chiesa si metta alla scuola della famiglia

È l’invito di Francesco che ha pregato perché l’Assemblea che si apre domani ''abbracci le situazioni di vulnerabilità'' che mettono alla prova la famiglia. In apertura della serata organizzata dalla Cei, il segretario generale monsignor Nunzio Galantino ha detto: ''Siamo fabbrica di speranza''. E il cardinale presidente Angelo Bagnasco, accogliendo il Papa, ha ribadito che ''come Pastori ci sentiamo in prima linea nella promozione'' della famiglia.

Il video dell’ordinazione

Domenica 27 settembre, alle 16.30, nella concattedrale di Mantova don Claudio Cipolla è diventato vescovo. In attesa che il 18 ottobre, con l'ingresso a Padova, diventi ufficialmente il pastore della diocesi patavina, qui è possibile vedere (o rivedere) la cerimonia con il rito di ordinazione.

L’affetto dei “suoi” giovani nel giorno del saluto

Nel racconto degli animatori, la profonda relazione con un parroco speciale. Domenica 27 settembre in sessanta giovani si sono radunati sotto la finestra del parroco-vescovo a due ore dall’ordinazione e poi in bici verso la basilica di Sant’Andrea. Emerge il ritratto di un pastore umano, “geniale”, capace di guardare avanti e di rimanere fermo sulle scelte. «Avrete un vescovo “sgobbone”, un ottimo organizzatore – butta lì un parrocchiano affezionato - Gliel’ho detto sarebbe stato un ottimo manager. Qui a Mantova i preti e i laici li ha fatti lavorare per davvero... trattatecelo bene».Iscriviti gratuitamente al sito per leggere l'articolo.Nel numero in edicola e in parrocchia da sabato 3 ottobre un inserto speciale da staccare e conservare.