Interessante itinerario nel centro di Padova attraverso l’evento "Presepiando", dalla zona del Santo al Palazzo della Gran Guardia. La manifestazione, iniziata il primo dicembre, terminerà il 10 gennaio con orari dalle 9 alle 19.30.
Anche per quest'anno, Codevigo festeggia il Natale con il presepe vivente. Le comunità dell'unità pastorale ricreeranno l'esperienza reale della famiglia, rappresentando e facendo rivivere i momenti, gli aspetti e i valori più preziosi della festa, mostrando i ruoli e le immagini della vita, della famiglia e della comunità strette intorno alla meraviglia della nascita. Primo appuntamento, la notte del 24 dicembre.
Nel 50° Messaggio per la Giornata mondiale della pace, papa Francesco indica nella "cura" della nonviolenza l'antidoto ad un mondo "frantumato", preda di "una terribile guerra mondiale a pezzi". L'esempio da seguire è quello delle donne, come Madre Teresa e Leymah Gbowee. "Essere veri discepoli di Gesù significa aderire anche alla sua proposta di non violenza". "Nessuna religione" è terrorista, la nonviolenza si impara tra le "mura di casa".
Il senatore Pd, relatore della legge di bilancio per il Pd, non nasconde l'amarezza per il risultato, ma sottolinea che il 40 per cento di voti per il Sì ha una valenza politica tutt'altro che trascurabile. «Renzi ha pagato il malcontento della gente dopo otto anni di crisi economica».
Un'unica rappresentazione, il 6 gennaio alle 14.30 a Casale di Scodosia, per un presepe vivente che è una lettura delle pagine del vangelo con basi musicali e, da quest'anno, anche con scene recitate dal vivo.
Il senatore, già tra i saggi di Napolitano e gli esperti di Letta, assicura: «Sono stati compiuti molti errori di metodo e di merito». Ora però si apre una stagione di innovazione, in cui il centrodestra dovrà dimostrare di riuscire a stare insieme.
I pochi interventi di censura rilevabili sulla Difesa appaiono interessanti. Il primo, più vistoso, è quello del 3 dicembre 1916.Non meno significativo appare anche un taglio breve censorio sul numero del 20 gennaio 1918 quando si comunicano le condizioni poste da inglesi e americani per iniziare le trattative di pace. Quando fu il papa a fare la proposta, scrive la Difesa, «si trovò in lui l’amico della Germania, il conculcatore d’ogni diritto e chi più ne ha più ne mett...». Seguono cinque righe bianche. Anche le parole del papa, a quanto sembra, potevano danneggiare le sorti della guerra...Acquista la prima pagina del 3 dicembre 1916 in formato ad alta risoluzione nel nostro e-shop.
L'analisi del gesuita Giuseppe Riggio, caporedattore di Aggiornamenti sociali. «È un No che viene dopo tanti altri No pesanti nel corso di questi ultimi decenni e quindi potrebbe davvero costituire un blocco per un lungo tempo al percorso della riforma. Di sicuro nel breve termine non vedo alcuna possibilità che questo tema venga rimesso sul tappeto».