Mese: Settembre 2017

Gioco d’azzardo: per Alea insufficiente l’accordo di riordino del governo

Un programma insoddisfacente anche se presenta due punti accettabili: è il commento di Maurizio Fiasco, presidente dell'associazione Alea, alla luce dell'accordo sul riordino del gioco d'azzardo in Italia. Secondo il professore ci sono lacune tra i diversi sistemi di gioco e l'introduzione della tessera sanitaria, se non adeguamente correlata da sanzioni penali, può portare a un database con numerose informazioni personali.

Una domenica senz’auto non basterà certo a salvarci

Il 25 agosto scorso ricordate cosa si è celebrato a Padova? Non sforzatevi troppo, perché nessuno ha fatto festa o vi ha invitato. La scusa potrebbe essere che si rimembrano i giorni felici, mentre quelli infausti si scordano. Tutto vero, com’è vero che quell’ultimo venerdì d’agosto, mentre molti padovani gustavano ancora il sapore di vacanza, l’urbe patavina superava i 50 giorni dall’inizio dell’anno di sforamento del limite giornaliero dell’ozono stabilito dalla legge, che non deve andare oltre i 25 giorni dell’intero anno. 

Gioco patologico: la regione Veneto vara il primo piano di prevenzione e contrasto

Un piano massiccio di 5,3 milioni di euro per il primo piano di prevenzione e contrasto al gioco patologico: la regione Veneto, attraverso campagne di sensibilizzazione, promozione ed educazione, vuole mettere in piedi un sistema ramificato per arginare quella che, secondo l'assessore regionale ai servizi sociali, Manuela Lanzarin, è una vera e propria emergenza.Sulla Difesa di domenica 24 settembre, un approfondimento con la voce degli operatori, dei servizi di prevenzione e della regione, all'indomani della presentazione del nuovo piano regionale e del tavolo governo-regioni per la riforma del settore.

Azzardo, non basta ridurre le slot nei bar

Le preoccupazioni del presidente della Consulta nazionale antiusura e del coordinatore del Cartello "Insieme contro l'azzardo", dopo l'intesa raggiunta il 7 settembre in seno alla Conferenza unificata Stato-Regioni, che entro il 31 ottobre dovrà essere tradotta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in un decreto ministeriale.

Quel merito che non riconosciamo più

L'incredibile silenzio che ha accompagnato l'addio a Roberto Bassi, di Lugo di Vicenza, moderno Marco Polo, che nel 1971 percorse a piedi gli 11 mila chilometri che separano Roma e Tokio perché non venisse dimenticata l'impresa dell'aviatore thienese Arturo Ferrarin. "Solo silenzio che di certo dice tutto sul nostro senso etico di “rendere omaggio”. I veneti moderni sono anche questo: silenti davanti a tutto e tutti, anche quando è il “bene” a mostrarsi. Anche allora preferiscono non dire. Non ricordare. Non riconoscere un merito conseguito sul campo, che per noi diventa un demerito storico e cronico".