La prima pagina messa del 23 dicembre 1917 apre un numero di sole due paginette che interrompe la sospensione di un mese dei notiziari, decretata dall’Associazione stampa padovana dopo Caporetto. Ed è proprio l’Associazione stampa a fare ora voto che i giornali «riprendano al più presto le ordinarie pubblicazioni ispirandosi ai criteri di economia che le difficoltà industriali consigliano, anche per assicurare una vita regolare e duratura, conformemente ai bisogni della cittadinanza». Anche la Difesa quindi, «vinte le difficoltà maggiori che avevano imposto la sua sospensione» riprende le sue pubblicazioni ordinarie.
Quando papa Francesco toccherà il suolo del Mynamar, alle 13.30 di lunedì 27 novembre, il momento sarà storico. Da qualunque parte lo si analizzi, il viaggio apostolico numero 23 (fuori dai confini italiani) di papa Bergoglio si annuncia quantomai impegnativo, anche per le implicazioni politiche.
E’ centrato sul tema “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace” il Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace che si celebrerà, come ogni anno, il 1° gennaio 2018. Papa Francesco ricorda gli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati. Tutti alla ricerca di “un luogo dove vivere in pace” a causa di guerra, fame, “discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale”.
Caduto il tabù della merce buttata perché in scadenza, piccoli significativi passi si stanno compiendo verso una coscienza sempre più sviluppata in termini di risparmio e spreco. Il cosiddetto “bancale della roba brutta”, la merce imperfetta come frutta e verdura, ha ormai preso piede in ogni punto vendita alimentare. Sacchetti di cibo in scadenza, venduti e svenduti a prezzi ammiccanti che attirano tutta la mia simpatia, e vi spiego il perché!