La sua “giurisprudenza” non si risolse soltanto in dottrina giuridica e non fu meramente teorica, attenta cioè esclusivamente alla lettera dei codici e ai cavilli che vi si nascondono. Il suo sapere giuridico, piuttosto, fece tutt’uno con il suo vissuto di persona giusta, la sua osservanza delle leggi fu l’abito di cui si rivestiva la sua interiore giustizia. Fu così che la legalità, nella sua vicenda - come in quella di Giovanni Falcone e di tante altre vittime innocenti delle mafie -, non si travisò in retorica e men che meno degenerò in tornaconto carrieristico, ma s’intrecciò effettivamente con la giustizia.
Un appello ai cattolici e ai musulmani del nostro Paese: “Vorrei dire loro di superare preconcetti e distanze. Tutti li abbiamo maturati in questi anni dentro di noi. Ma oggi abbiamo un compito importante ed è un compito che le nostre comunità condividono: rendere la società italiana migliore di quella che è”.
I giornali dal mondo sull'incontro tra Putin e Trump a Helsinki in Finlandia: stupore e incredulità per il comportamento del presidente degli Stati Uniti, duro con i partner europei, conciliante con la Russia.
Venerdì 20 alle 20.30 al Museo Albino Luciani a Canale d’Agordo c'è l’incontro Il coraggio di inseguire un sogno… Vi racconto padre Lele. Video e testimonianze dirette sulla figura di padre Ezechiele Ramin, missionario comboniano. Per l'occasione sarà possibile visitare anche la mostra allestita nel Museo.
«Onorare la memoria del giudice Borsellino e delle persone che lo scortavano significa anche non smettere di cercare la verità su quella strage» ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Niger sta avendo un ruolo chiave per ridurre drasticamente i flussi di migranti irregolari verso la Libia e l’Unione europea e la visita a Niamey del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha puntato sul rafforzamento della cooperazione individuando soluzioni concrete per promuovere maggiori investimenti e finanziamenti Ue.
Le differenze territoriali negli abbandoni scolastici precoci sono molto forti e non accennano a ridursi. Al Sud la percentuale arriva a quota 18,5%, mentre al Nord raggiunge l'11,3% e resta ferma al 10,7% al Centro. E solo il 22,2% dei ragazzi del meridione che abbandonano precocemente gli studi ha un'occupazione.
Garantire agli studenti con disabilità di avere al proprio fianco lo stesso insegnante di sostegno per tutto l'anno: è la legge, ma non è la realtà. Per questo Fish raccoglie segnalazioni con un questionario on line. E chiederà al Miur una circolare che garantisca, per il prossimo anno, l'applicazione della norma