Giovani “camminate nella carità, camminiamo insieme verso il Sinodo”. “Non basta non fare il male per essere un buon cristiano; è necessario aderire al bene e fare il bene”. Lo ha ribadito il Papa, durante l’Angelus di ieri, eccezionalmente in piazza San Pietro in onore dei giovani italiani.
Dal dialogo tra il Papa e i giovani al Circo Massimo e dal saluto rivolto in piazza san Pietro prima della preghiera dell’Angelus, sono emersi spunti e riflessioni che tracciano una strada, in attesa del Sinodo di ottobre. Il commento “a caldo” degli incaricati regionali della pastorale giovanile
«Ci dimentichiamo di noi stessi per affidare a Dio i fratelli». La testimonianza delle Suore Clarisse di Padova. «La preghiera di intercessione è un farsi voce del grido di dolore di chi soffre, è una chiamata a farsi carico delle piaghe dei fratelli per presentarli a Dio, Padre buono, sull’esempio di Gesù».
«Ci dimentichiamo di noi stessi per affidare a Dio i fratelli». La testimonianza delle Suore Clarisse di Padova. «La preghiera di intercessione è un farsi voce del grido di dolore di chi soffre, è una chiamata a farsi carico delle piaghe dei fratelli per presentarli a Dio, Padre buono, sull’esempio di Gesù».
Nelle campagne foggiane, luoghi di caporalato e sfruttamento tornati tristemente all'onore delle cronache, centinaia di giovani stanno vivendo il campo "IoCiSto" insieme ai lavoratori migranti stagionali di Borgo Mezzanone.
“I sogni sono importanti”, perché “un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato, non potrà capire la vita, la forza della vita”. Lo ha detto il Papa, nel dialogo “botta e risposta” con i giovani al Circo Massimo, in cui ha esortato i presenti a “trasformare i sogni di oggi nella realtà del futuro.
Nei primi sei mesi di adorazione perpetua sono state scritte duemila preghiere: le più frequenti sono quelle di domanda (1.590). Soprattutto per necessità di ordine spirituale
Tutti aperti. La posizione della Giunta regionale non cambia: Piove di Sacco, Valdagno e Adria manterranno attivi i loro reparti. Ma gli specialisti non sono d'accordo