E' ufficiale: Padova è la città che rappresenterà l'Italia nel 2020 per essere iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO con la Cappella degli Scrovegni di Giotto e dei cicli pittorici del Trecento.
L’influenza in Veneto si sta avvicinando al picco stagionale, previsto nelle prime settimane di febbraio: dall’inizio della stagione la sindrome influenzale ha già raggiunto 138 mila persone, 36.200 solo nell’ultima settimana. A stimarne l’andamento dell’incidenza del virus nel territorio regionale è la Direzione Prevenzione del Veneto che ha diffuso il quinto rapporto epidemiologico nell’ambito del sistema di sorveglianza Influnet.
Il Consiglio permanente della Cei ha già messo sul tavolo alcune sfide emergenti, dentro e fuori la comunità ecclesiale: la questione antropologica, la relazione tra preti e laici, la cura della vita interiore e la sinodalità. Un’attenzione particolare è stata chiesta per l’età della preadolescenza. Sono alcune prime sottolineature, che preludono al successivo lavoro di definizione dei contenuti e dell’arco temporale. Nulla è già deciso, se non la volontà di continuare a svolgere un servizio per il bene autentico delle persone e dell’intera comunità italiana
Sabato 26 gennaio comincia a Casa Sant'Andrea a Rubano il secondo anno del corso base triennale per diventare accompagnatori vocazionali dei giovani e degli adulti. L'iniziativa è promossa dagli uffici diocesani per la pastorale delle vocazioni e della famiglia, l'istituto San Luca e il seminario.
È di nuovo crisi in Venezuela dopo che Juan Guaidó, 35 anni, presidente dell’Assemblea nazionale, si è autoproclamato ieri presidente ad interim del Venezuela, sulla base di due articoli della Costituzione. L'esercito continua ad appoggiare Nicolas Maduro e sta reprimendo duramente le manifestazioni di dissenso, mentre gli Stati Uniti riconosce Guaidó come nuovo presidente. Sostengono Maduro Russia, Cina, Turchia, Cina, Iran. Al momento sono 16 i morti ufficiali durante gli scontri
Al via la nuova edizione del progetto Sportivamente, ideato per diffondere lo sport tra i giovani delle province di Padova e Rovigo. Il progetto nasce dall’idea che la pratica sportiva, molto importante soprattutto tra le fasce giovanili, sia uno strumento fondamentale per la trasmissione di valori utili per la crescita dei più giovani.
"Ormai tutti urlano, e dunque il farlo non è più efficace. Meglio, a volte, un silenzio eloquente. La cultura dei social porta a una polarizzazione delle opinioni: o mi piace o non mi piace. Non c’è la possibilità di argomentare, di esprimere un giudizio sfumato. E la polarizzazione porta allo scontro. La violenza verbale o visiva prima o poi genera altra violenza, anche fisica". Lo sostiene Adriano Fabris, docente di filosofia morale all'Università di Pisa: "Oggi sta subentrando un rapporto più diretto tra politici ed elettori: quello reso possibile dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e in particolare dai social network. È la rivoluzione della disintermediazione". E aggiunge: "Sembra che si possa fare a meno di qualsiasi intermediario, e pure dei comunicatori come professionisti dell’intermediazione comunicativa, perché il politico è ormai in grado, attraverso un account social, di dire la sua direttamente. In realtà questi intermediari ci sono ancora. Il Papa o il Presidente della Repubblica non possono certo avere il tempo di chattare o di mandare un tweet. E tuttavia l’illusione di un contatto diretto permane"
Colpisce l’incontro per strada con i giovani del Venezuela: le loro guance si rigano di lacrime. Per quanto la storia produca sempre tragedie, non è abitudine vedere giovani che piangono alla Gmg. Nelle loro parole e nei loro occhi c’è il dramma e la preoccupazione di un popolo, anche se molti sono qui già da qualche anno (a proposito di migrazioni…). Li portiamo nel cuore sapendo che la carezza di una preghiera è tutto ciò che abbiamo. E che in questo momento possiamo offrire
Ci troviamo nella Parroquia Reina de la Paz, vicino al Colle Lourdes, nel nord della città di Panama dove i ragazzi venezuelani stanno seguendo la catechesi. Il loro cuore - dicono tutti - è spaccato in due: da una parte, la gioia di essere qui con Papa Francesco e, dall’altra, la preoccupazione per quanto stanno vivendo in Venezuela