Mese: Gennaio 2019

36 mila e 200 veneti colpiti dall’influenza questa settimana. Tre morti e dodici casi di complicanze

L’influenza in Veneto si sta avvicinando al picco stagionale, previsto nelle prime settimane di febbraio: dall’inizio della stagione la sindrome influenzale ha già raggiunto 138 mila persone, 36.200 solo nell’ultima settimana. A stimarne l’andamento dell’incidenza del virus nel territorio regionale è la Direzione Prevenzione del Veneto che ha diffuso il quinto rapporto epidemiologico nell’ambito del sistema di sorveglianza Influnet.

Gli orientamenti pastorali della Chiesa italiana: da cinquant’anni un’attenzione alle questioni emergenti

Il Consiglio permanente della Cei ha già messo sul tavolo alcune sfide emergenti, dentro e fuori la comunità ecclesiale: la questione antropologica, la relazione tra preti e laici, la cura della vita interiore e la sinodalità. Un’attenzione particolare è stata chiesta per l’età della preadolescenza. Sono alcune prime sottolineature, che preludono al successivo lavoro di definizione dei contenuti e dell’arco temporale. Nulla è già deciso, se non la volontà di continuare a svolgere un servizio per il bene autentico delle persone e dell’intera comunità italiana

In Venezuela ancora scontri e morti. Le immagini delle proteste e i video choc della repressione

È di nuovo crisi in Venezuela dopo che Juan Guaidó, 35 anni, presidente dell’Assemblea nazionale, si è autoproclamato ieri presidente ad interim del Venezuela, sulla base di due articoli della Costituzione. L'esercito continua ad appoggiare Nicolas Maduro e sta reprimendo duramente le manifestazioni di dissenso, mentre gli Stati Uniti riconosce Guaidó come nuovo presidente. Sostengono Maduro Russia, Cina, Turchia, Cina, Iran. Al momento sono 16 i morti ufficiali durante gli scontri

La politica sui social network. Fabris (Univ. Pisa): “Offrono solo un’illusione di democrazia, le decisioni vere le prendono altri”

"Ormai tutti urlano, e dunque il farlo non è più efficace. Meglio, a volte, un silenzio eloquente. La cultura dei social porta a una polarizzazione delle opinioni: o mi piace o non mi piace. Non c’è la possibilità di argomentare, di esprimere un giudizio sfumato. E la polarizzazione porta allo scontro. La violenza verbale o visiva prima o poi genera altra violenza, anche fisica". Lo sostiene Adriano Fabris, docente di filosofia morale all'Università di Pisa: "Oggi sta subentrando un rapporto più diretto tra politici ed elettori: quello reso possibile dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e in particolare dai social network. È la rivoluzione della disintermediazione". E aggiunge: "Sembra che si possa fare a meno di qualsiasi intermediario, e pure dei comunicatori come professionisti dell’intermediazione comunicativa, perché il politico è ormai in grado, attraverso un account social, di dire la sua direttamente. In realtà questi intermediari ci sono ancora. Il Papa o il Presidente della Repubblica non possono certo avere il tempo di chattare o di mandare un tweet. E tuttavia l’illusione di un contatto diretto permane"

Gmg 2019: è arrivato il Papa e il clima è subito cambiato

Colpisce l’incontro per strada con i giovani del Venezuela: le loro guance si rigano di lacrime. Per quanto la storia produca sempre tragedie, non è abitudine vedere giovani che piangono alla Gmg. Nelle loro parole e nei loro occhi c’è il dramma e la preoccupazione di un popolo, anche se molti sono qui già da qualche anno (a proposito di migrazioni…). Li portiamo nel cuore sapendo che la carezza di una preghiera è tutto ciò che abbiamo. E che in questo momento possiamo offrire