Mese: Marzo 2019

Crisi in Nicaragua. Mons. Pérez (Grenada): “Dal dialogo una piccola speranza ma abbiamo bisogno dell’appoggio internazionale”

Il rinnovato Dialogo nazionale è ripartito mercoledì 27 febbraio. La liberazione di circa 100 persone arrestate dal regime, in seguito alle repressioni degli ultimi mesi, è stata interpretata come un segnale di buona volontà, ma in carcere restano oltre 600 prigionieri politici. Il Dialogo vede la partecipazione del Governo, del cartello di opposizione Alianza Civica, degli imprenditori (storici alleati di Ortega, dal quale si erano staccati lo scorso aprile) e, della Chiesa cattolica, come testimone. Hanno partecipato al primo incontro l’arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale nicaraguense, card. Leopoldo José Brenes, e il nunzio apostolico in Nicaragua, mons. Waldermar Stanislav Sommertag. Parla mons. Jorge Solórzano Pérez, vescovo di Grenada

Le Chiese cristiane contro le armi. Card. Bassetti: “Proposte contro la crescita e per la loro riduzione”

“Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità. Le Chiese e la società civile per un’economia di pace” è il tema del convegno promosso dalle Chiese cristiane e organizzato al Palazzo dei Gruppi Parlamentari per stimolare il confronto tra rappresentanti del governo e delle istituzioni, parlamentari, associazioni di categoria, delle Chiese e della società civile sul tema della produzione e del commercio italiano di armamenti. Un incontro nato per “portare dai margini al centro delle istituzioni le due periferie del Sulcis, in Sardegna, e dello Yemen, connesse dalla morte e dalle armi”, ha spiegato Elizabeth Green della Chiesa battista di Carbonia e Sulcis Iglesiente

Un aggiornamento mediatico da parte dei genitori, per combattere i fenomeni di cyberbullismo

Cyberbullismo: quando la paura non è nel sapere che i figli sono soli fuori casa, ma sono chiusi in camera, davanti ad uno schermo o con il cellulare in mano. Per contrastare i fenomeni di cyberbullismo però non serve eliminare i cellulari o vietare internet, è necessario un aggiornamento mediatico da parte dei genitori. Devono mettersi al passo con i tempi e saperne almeno quanto i figli in tema di social, immagini, internet, profili. Non sono in grado di dominare gli strumenti della rete e ai genitori spesso sfugge il controllo del mezzo social. Ecco dunque che diventa basilare pensare ad un'azione educativa che coinvolga istituzioni e famiglie, perché oggi c’è una perdita di autorevolezza e quindi di autorità da parte degli adulti. Questo è quanto è emerso dal convegno “Cyberbullismo: dal fenomeno alle strategie di contrasto” promosso dall’Unione dei giuristi cattolici italiani.