“Auguro a tutti, cominciando dalla Chiesa, un Natale inclusivo, perché il Natale è la festa più inclusiva che esiste. Includere, accogliere, vale per tutti: per le nostre famiglie, per la mia città che ne ha tanto bisogno, vale per la nostra Italia e il mondo intero. A coloro che lo hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio. Natale è accogliere, accogliere, accogliere”.
“Desideriamo formulare a voi e al popolo Sud-Sudanese i migliori auguri di pace e di prosperità, assicurando la nostra vicinanza ai vostri sforzi per l’attuazione sollecita degli Accordi di pace”.
“Mentre qui in terra tutto pare rispondere alla logica del dare per avere, Dio arriva gratis”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa della notte di Natale, celebrata la sera della vigilia nella basilica di San Pietro.
Per la prima volta la parrocchia di Tribano, con quelle di Olmo di Bagnoli di Sopra e San Luca e l’amministrazione comunale, inscenano la sacra rappresentazione del Natale il 28 e il 29 dicembre.
“Il Figlio di Dio, disceso dal Cielo sulla terra, sia difesa e sostegno per quanti, a causa di queste ed altre ingiustizie, devono emigrare nella speranza di una vita sicura.
Sarà capitato a tutti di inciampare; e sarà pure successo di inciampare in oggetti di valore. In qualche racconto o fiaba l’oggetto in cui si inciampa è un tesoro: sarebbe una fortuna o una Grazia molto grande.
In questa notte ci è aperta una nuova via, la scala che ci porta a Dio è quella della Santa umanità di Gesù che scende quaggiù per farci salire con lui nella gloria