“Possiate scoprire insieme quanto il radicamento nella fede vi chiama e vi prepara ad andare verso gli altri, a rispondere alle nuove sfide delle nostre società, in particolare i pericoli che pesano sulla nostra casa comune”. È l’invito che Papa Francesco rivolge ai giovani riuniti a Breslavia, in Polonia, per il 42° Incontro europeo dei giovani che come ogni anno si apre il 28 dicembre e si conclude il 1 gennaio.
Ne dà notizia il presidente della Regione del Veneto, soddisfatto perché «tra mille difficoltà, siamo riusciti a dare una importante boccata d’ossigeno a un punto nevralgico del nostro sistema di assistenza, a un’area prioritaria di intervento».
Il 28 e 29 dicembre torna l’ottava edizione del Presepio Vivente nelle grotte di S.Donato. Appuntamento di Natale atteso dai vicentini e veneti, ma anche da molti visitatori fuori Regione.
Nell'omelia della Messa di Mezzanotte, a Betlemme, mons. Pierbattista Pizzaballa ha esortato tutti ad assumere lo "stile di Betlemme", lo stile di Gesù, che significa "sentire nel proprio cuore e nella propria carne, il destino di ogni uomo, a cominciare dal povero, da chi è rifiutato e abbandonato".
“La festa di questo primo martire Stefano ci chiama a ricordare tutti i martiri di ieri e di oggi, – oggi sono tanti! – a sentirci in comunione con loro, e a chiedere a loro la grazia di vivere e morire con il nome di Gesù nel cuore e sulle labbra”. Lo ha detto Papa Francesco nell’Angelus per la festa di Santo Stefano, primo martire della Chiesa.
Apre la notte di Natale il famoso presepe artistico di Segusino. Filo conduttore di quest'anno è il Cantico dei Cantici di San Francesco. Negli anni passati l'attenzione dell'Associazione parrocchiale Amici del Presepio di Segusino si è concentrata sulla storia centenaria dei luoghi della pedemontana, quest'anno invece ci si immerge quest'anno in un tema a carattere religioso che celebra la terra, il creato. Ogni elemento citato nel cantico di San Francesco trova posto nella rappresentazione del presepio e un ricordo particolare è dedicato anche a don Francesco Maragno, parroco dei paesi di Segusino, Vas e Caorera, mancato nel dicembre dell'anno scorso.
“Il Figlio di Dio, disceso dal Cielo sulla terra, sia difesa e sostegno per quanti, a causa di queste ed altre ingiustizie, devono emigrare nella speranza di una vita sicura.
“Desideriamo formulare a voi e al popolo Sud-Sudanese i migliori auguri di pace e di prosperità, assicurando la nostra vicinanza ai vostri sforzi per l’attuazione sollecita degli Accordi di pace”.