Il 12 dicembre, all’udienza per i membri della Congregazione delle cause dei santi di cui ricorreva il 50° anniversario dall’istituzione, suor Carla Gallinaro ha consegnato a papa Francesco, nella sala Clementina, l’«Epistolario di Francesco Faà di Bruno», del quale è postulatrice.
Dio, prima che arrivassero i Magi, ha voluto che gli angeli annunciassero la nascita di Gesù ai pastori, ai poveri della terra. In che modo vogliamo tradurre in gesti concreti, nel nostro ambiente, la prossimità di Dio che si è fatto uomo per noi per amore? Come noi possiamo essere la manifestazione di Dio nel quotidiano laddove siamo?
Una nuova serie televisiva e web che parla di volontariato, sociale e sostenibilità ambientale è stata girata tra l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Policlinico San Donato, la Casa Sollievo Bimbi di Vidas e gli studi di Radio Italia per raccontare l’impegno sociale con linguaggio giovane e fresco. E con una produzione totalmente no profit
“Un uomo e politico che voleva liberare la Sicilia da innumerevoli catene e tessere ‘vincoli di pace’ che fossero più forti di ogni ‘legame d’ingiustizia’ e di ‘cupidigia’ del denaro”. Così il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnell, ricorda Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, ucciso dalla mafia 40 anni fa, e fratello del capo dello Stato, in un messaggio inviato a tutta la comunità ecclesiale di Trapani.
Tra gli appuntamenti formativi dell’Ufficio per l’annuncio e la catechesi una grande novità è rappresentata dal corso “ Educare al dialogo ecumenico e interreligioso”, in programma il 15, 22, 29 gennaio e 5 febbraio nel centro parrocchiale dell’Arcella (20.30-22.30).
“Se perdiamo il senso dell’adorazione, perdiamo il senso di marcia della vita cristiana, che è un cammino verso il Signore, non verso di noi. È il rischio da cui ci mette in guardia il Vangelo, presentando, accanto ai Magi, dei personaggi che non riescono ad adorare”.
Si è imposto in maniera netta, come miglior film e per la miglior regia, il dramma bellico “1917” del britannico Sam Mendes, racconto della Prima guerra mondiale nelle sale italiane a fine gennaio 2020. Mendes ha sbaragliato i super favoriti targati Netflix come “Storia di un matrimonio” di Noah Baumbach (6 candidature e 1 premio vinto dalla sempre brava Laura Dern, miglior attrice non protagonista), “The Irishman” di Martin Scorsese (5 candidature) e “I due papi” (4 candidature). La sconfitta più bruciante, però, sembra essere quella di Scorsese, che non ottiene nessun premio, né per sé né per i suoi attori Al Pacino e Joe Pesci