Alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera contro la tratta di persone che si celebra l’8 febbraio, dalla chiesa di San Lorenzo da Brindisi fino a Sant'Antonino, un centinaio di persone hanno partecipato al cammino ascoltando storie differenti di donne e uomini vittime di inganni e soprusi. Quello della tratta delle persone è un fenomeno sommerso, ma consistente: i dati, pubblicati dall’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2014, affermano che nel mondo ci sono circa 21 milioni di persone in situazione di traffico di persone. Si stima che ogni anno vengano trafficate da 700 mila a 2 milioni di esseri umani.
Oggi, 8 febbraio, celebriamo la VI giornata mondiale di riflessione e di preghiera contro il traffico delle persone, giorno in cui facciamo memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, suora sudanese che quando era adolescente visse la tragica esperienza di essere vittima della tratta degli esseri umani.
“Patrono presso Dio dei malati italiani colpiti da tumore”: è il titolo che la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha ufficialmente riconosciuto a san Leopoldo Mandic. L’annuncio è stato dato sabato mattina alla chiesa padovana e italiana, a ridosso della Giornata mondiale del malato (11 febbraio), da mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova.
Nata da un'intuizione profetica di un giovane medico originario di Schio, ma laureato a Padova, Francesco Canova, è la più antica organizzazione non governativa italiana. Nei 70 anni di storia i medici e gli operatori sanitari hanno donato "seimila ore di vita al Continente africano", ricorda al Sir l'attuale direttore, don Dante Carraro. Al via l'8 febbraio, a Padova, il primo di una serie di eventi per celebrare questo compleanno. "Migliorare le condizioni in cui le donne partoriscono e puntare sul capitale umano" le due priorità anche oggi
San Leopoldo Mandic è ufficialmente riconosciuto dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, patrono dei malati d’Italia colpiti da tumore.
Come a livello di circolo vi sono dei soci, che si mettono a disposizione per svolgere un servizio gratuito di gestione in locale e poi vengono eletti dall’assemblea dei tesserati (che è sovrana nell’associazione), così si adotta un medesimo principio di democraticità per istituire il coordinamento nei livelli superiori dell’associazione (territoriale e nazionale), con precisi canoni di rappresentatività che garantiscono il rispetto delle norme statutarie.
Bullismo: Federico Tonioni, responsabile dell’Area delle dipendenze del Policlinico universitario A. Gemelli Irccs e docente di psichiatria all’Università Cattolica: «non è una malattia da curare a scuola ma un dolore da prevenire in famiglia». «I bambini sani studiano senza fare troppa fatica e smettono di fare uno sport se non si divertono più. Sono bambini che non si sentono in colpa quando non sono come dovrebbero essere, che riescono a dire una bugia e che ogni tanto – conclude Tonioni – non dicono grazie».
Sorrentino ci consegna una provocazione fortissima spingendo sull’acceleratore dell’eccesso visivo-narrativo, iniettando poi il racconto di un erotismo diffuso, che riguarda ogni personaggio, senza alcuno sconto. Nessuno appare immune dalla seduzione del peccato, del Male. È un ritratto di una Chiesa vuota, che vive nelle giravolte del proprio piacere estetizzante e del presunto potere. Una Chiesa untuosa e non unta, fatta di mestieranti sotto la cui tonaca resta il nulla, priva di forza e di Grazia