Fidae lancia la campagna #VOGLIAMOFARESCUOLA: come tornare a scuola in sicurezza? Come rimotivare al valore più profondo della scuola studenti, insegnanti e famiglie? Un progetto molto ampio che vuole ragionare e lavorare ad una scuola del futuro che metta veramente al centro le esigenze degli studenti. Appuntamento di lancio venerdì 8 maggio 2020, alle ore 17.30, con un webinar di presentazione, una vera e propria conferenza stampa arricchita dagli interventi degli esperti che in queste settimane hanno lavorato con noi per rendere più concrete alcune idee.
Anche i familiari degli ospiti delle case di riposo attendono con ansia la loro Fase2. Consapevoli che il distanziamento sociale sia stato indispensabile per evitare che il contagio si diffondesse all’interno delle strutture, come è drammaticamente accaduto in alcuni casi, molti dei figli degli anziani ospiti delle case di riposo venete chiedono ora di poter far visita, pur con tutte le precauzioni necessarie, ai loro genitori.
Invitano a un cauto ottimismo i dati diffusi dal governatore del Veneto Luca Zaia, con 40 dimessi, 29 nuovi casi di coronavirus, 392 mila tamponi effettuati e ancora 13 morti, dato comunque in calo rispetto agli ultimi giorni. Al termine del suo intervento, Zaia ha lasciato la parola all’assessore Lanzarin, che ha reso noto di aver avviato un ragionamento con i direttori delle case di riposo sulla possibilità di consentire le visite ai familiari.
Gli sfollati interni sono 41,3 miliardi in tutto il mondo, eppure "non rientrano nel sistema di protezione internazionale previsto dal diritto internazionale dei rifugiati". E' quanto si legge negli "Orientamenti pastorali sugli sfollati interni", a cura della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. "I campi sono una soluzione temporanea", la denuncia del documento, in cui si esorta la comunità internazionale a cercare "soluzioni durature" e a lungo termine. Compito della Chiesa è "favorire un'integrazione autentica", dicendo "no" a xenofobia, discriminazioni etniche, abusi di donne e minori, "bambini soldato"
“Stiamo invitando tutti, leader delle Chiese cristiane, responsabili delle altre religioni, istituzioni e organizzazioni internazionali; operatori ed esponenti del mondo civile, politico e religioso; rappresentanti del mondo dell’arte e della scienza; credenti e non credenti, persone di buona volontà, affinché aderiscano a questa giornata di preghiera per l’umanità. Ci siamo sentiti piccoli di fronte a un nemico sconosciuto e invisibile che ci ha messo davanti ad una sfida che ora solo insieme dobbiamo superare”.
I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto si sono incontrati nella mattinata di oggi in videoconferenza - ognuno dalle rispettive sedi - confrontandosi sulle prospettive di generale ripresa dopo la prima fase di emergenza sanitaria e sulle notevoli ricadute pastorali conseguenti alla nuova situazione sociale ed ecclesiale determinatasi - nel Nordest e nell’intero Paese - a causa della pandemia in atto.