Alla vigilia del flash-mob nazionale #graziefamiglie, in programma domani, alle 18, Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, spiega al Sir il senso e la motivazione di questa iniziativa, ricordando che quello che hanno fatto le famiglie, chiuse in casa, “è inimmaginabile e non quantificabile sotto ogni aspetto”, e che, se il Paese ha retto, “ha retto grazie anche alle famiglie italiane: al pari di medici e infermieri, seppur in condizioni e luoghi diversi, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal governo, hanno contribuito a fermare la diffusione del virus e il contagio”
L’intervento della presidente di ’Arci Francesca Chiavacci. Da due mesi i 4000 circoli dell’associazione sono chiusi. I mancati ricavi ammontano a circa 800mila euro al giorno. “Molti non potranno riaprire, specialmente quelli che fanno spettacoli. Ma far venir meno la cultura è un problema per tutto il paese. La crisi non è solo sanitaria”
I morti al momento sono 791 e i positivi 13.729. La diffusione avanza più in fretta in Brasile, seguono Perù e Bolivia. Mancano misure sanitarie adeguate per affrontare la situazione
La metropoli dello Stato di Amazonas è tra le più colpite dalla pandemia e le cifre ufficiali (5.700 contagi e circa 500 morti nello Stato amazzonico per Covid-19 al 1° maggio) sottostimano la realtà che cozza con il ritmo incessante delle inumazioni. Una descrizione della drammaticità della situazione la fornisce al Sir l’arcivescovo, dom Leonardo Steiner, francescano minore, da pochi mesi alla guida dell’arcidiocesi, dopo essere stato per otto anni segretario generale della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile. La telefonata di Francesco, arrivata proprio in questi giorni, “è stata - spiega l’arcivescovo - uno straordinario gesto paterno per tutti noi. Tutti ora sanno che il Papa è con noi, che si prende cura dei drammi umani ed è vicino ai poveri”
Ai muri fisici si risponde con ponti digitali. Così in tempi di pandemia, il settore adulti ha proposto un'iniziativa sull'enciclica sulla cura della casa comune via Zoom
Anche questa settimana domenica 3 maggio (quarta domenica di Pasqua), alle ore 10, sul canale Youtube della Diocesi di Padova (http://www.youtube.com/c/DiocesiPadovaVideo) e su Tv7 Triveneta canale 12 del digitale terrestre verrà trasmessa la messa presieduta dal vescovo Claudio Cipolla, in forma non pubblica.
Il DPCM del 26 aprile scorso ha previsto che a decorrere dal 4 maggio «sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino ad un massimo di 15 persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
“Si conferma, come anticipato nei giorni scorsi, il raddoppio delle persone che per la prima volta si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza”.
“La delicatezza del presidente della Conferenza episcopale italiana ha voluto che qui si realizzasse, all’inizio del mese di maggio, un atto solenne, semplice e significativo: l’affidamento dell’Italia a Maria Santissima. Lo facciamo perché il dolore ceda il posto alla speranza, perché Lei è invocata qui come Madre della Speranza. Lo facciamo pregando per i malati, i medici, per tutti coloro che si stanno adoperando per alleviare le sofferenze. Lo facciamo, nel giorno dedicato a san Giuseppe lavoratore, pregando in particolare per chi teme per il suo lavoro, perché ci sia lavoro per tutti. Perché il nostro Paese sia unito, oggi e nel futuro”. Con queste parole il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, ha aperto ieri sera il momento di preghiera promossa dalla Conferenza episcopale italiana presso il santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, “nel cuore della Lombardia, in provincia di Bergamo e diocesi di Cremona, crocevia dunque – ha osservato il vescovo – delle terre più colpite dall’attuale epidemia”.