Mese: Agosto 2020

Caso Jacob Blake: mons. Listecki (Milwaukee), “ricerca incrollabile dell’uguaglianza e della pace”

Incendi, saccheggi, proteste, sparatorie. Kenosha non ha mai conosciuto questa violenza prima della sparatoria di domenica, quando l’afroamericano Jacob Blake è stato raggiunto da sette colpi di pistola dalla polizia, mentre saliva in macchina. Il video amatoriale che riprende Blake colpito alle spalle con sette pallottole, mentre nell’auto si trovavano i tre figli e la madre gridava in strada, è diventato immediatamente virale, scatenando manifestazioni violente nella cittadina del Wisconsin e in altre città degli Usa.

Convention dei repubblicani, arriva il tema dell’aborto: “Trump è il presidente più pro-life che questa nazione abbia mai avuto”

Nella terza serata della convention repubblicana dedicata all’America, terra di eroi, è tornato sotto i riflettori l'aborto, uno dei temi forti della campagna del 2016, affidato alle parole di suor Dede Byrne, religiosa delle piccole lavoratrici del Sacro Cuore di Gesù e Maria. "Come seguaci di Cristo - ha detto la religiosa, dando anche il suo appoggio al presidente uscente Trump -, siamo chiamati a difendere la vita, contro il politicamente corretto o contro le mode di oggi". La questione dell'aborto viene usata dai repubblicani non solo per sostenere un secondo mandato del presidente, ma brandita, sottilmente, come un'arma per minare la fede religiosa di Joe Biden, cattolico riconosciuto da tutta una vita, che non ha mai nascosto il suo credo

Rientro a scuola, “non sia la Bibbiano di questa estate”

La riflessione di Pellai, psicoterapeuta: “La scuola non è della destra, né della sinistra. La scuola è dei nostri figli, di noi genitori, dei presidi che la dirigono, di tutti i docenti che la rendono luogo educativo e formativo. La scuola non è una cosa su cui creare conflitto. Ma un diritto di chi cresce, intorno al quale chi ci rappresenta deve mettersi in gioco facendo alleanze, subito, al di fuori di ogni etichetta politica”

Giappone, minori picchiati e vessati in nome delle vittorie sportive

Human Rights Watch ha pubblicato un report interpellando circa 800 atleti. Nel 19% dei casi gli intervistati hanno parlato di percosse e uno su quattro riferisce che è stato costretto a mangiare troppo oppure, nel 7% delle risposte, a digiunare o a non bere. Tra le imposizioni ci sono poi allenamenti massacranti, previsti anche quando ci si faceva male